Sanità. Oliverio scrive a Scura: sospenda i provvedimenti
Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha inviato una lettera al Commissario ad acta per il Piano di rientro dal debito sanitario Massimo Scura ribadendogli come il Consiglio Regionale, nella seduta del 21 dicembre scorso, abbia approvato una mozione con la quale impegna il governatore ad assumere ogni iniziativa “finalizzata a rimediare all’illegittimità di alcuni decreti” recentemente adottati da Scura.
Oliverio si riferisce, in particolare, all’approvazione del piano delle assunzioni a tempo indeterminato del personale del SSR, alla definizione del livello massimo di finanziamento, per il 2017, “delle strutture erogatrici di prestazioni ospedaliere, nonché territoriali”.
Questi provvedimenti, secondo il presidente della Regione, “risultano tutti meramente distributivi di risorse economiche e illegittimi per mancanza di istruttoria e conseguentemente privi di idonea motivazione in ordine ai bisogni di salute dei cittadini calabresi (vengono utilizzati dati relativi al 2013 ignorando quelli del 2015, già disponibili), indispensabile requisito di legittimità di ogni provvedimento amministrativo”.
“L’ampio dibattito sviluppatosi in seno alla più alta rappresentanza regionale – ha ribadito Oliverio nella missiva - ha evidenziato l’illegittimità o quantomeno l’inopportunità dei Suoi provvedimenti, laddove assumono scelte strategiche, con inevitabili ricadute negli anni futuri, peraltro in assenza dei necessari requisiti di legittimità”.
Il governatore, dunque, sottolinea a Scura la sua “sollecitudine nella illegittima distribuzione delle risorse” che, sempre secondo il governatore troverebbe “una strana coincidenza con l’approvazione della Legge di Bilancio 2017 che, non Le sarà sfuggito, rimuove l’incompatibilità di funzioni tra Presidenti di regione e Commissari ad acta per il debito”.
In attesa delle determinazioni del Consiglio dei Ministri sul punto, per Oliverio “sarebbe stato doveroso soprassedere nell’assunzione di provvedimenti di rilevanza strategica sulle politiche sanitarie regionali”. Da qui, dunque, l’invito al commissario “a voler procedere alla sospensione dei provvedimenti adottati, al fine di una più compiuta e approfondita analisi dei bisogni di salute della popolazione calabrese ed anche per evitare l’insorgere di controversie giudiziarie tra Regione e Struttura Commissariale”.