‘Ndrangheta: Cordì-Cataldo, contributo pentito per arresti
Lo scontro tra i Cordì ed i Cataldo ebbe origine nel 1968 con la strage di Piazza mercato a Locri in cui furono uccise tre persone, il boss e capo della cosca Domenico Cordì, Vincenzo Saraceno e Carmelo Siciliano. Dopo una serie di omicidi la faida registrò una lunga pausa riprendendo nel 1997 con l'uccisione di Cosimo Cordì, uno degli esponenti di punta della cosca. C'é anche il contributo di un pentito nelle indagini che hanno portato all'arresto di tre esponenti delle cosche Cordì e Cataldo, unite in un'inedita alleanza dopo 40 anni di guerra. Il pentito non è uno di quelli che hanno di recente avviato la loro collaborazione con i magistrati della Dda di Reggio Calabria, ma sta facendo dichiarazioni da tempo. Determinanti per lo sviluppo delle indagini, comunque, secondo quanto riferito dagli investigatori, sono state le intercettazioni ambientali e telefoniche disposte nei confronti di affiliati alle due cosche cui hanno fatto da riscontro poi le dichiarazioni del collaboratore di giustizia.