Danneggiamenti e intimidazioni nella Locride, dieci fermi: colpito il clan Cordì
In dieci sono finiti in arresto stamani nell’ambito di un’operazione congiunta dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Reggio Calabria nei confronti di altrettante persone che sono ritenute essere esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei Cordì di Locri.
Il blitz è scattato alle prime ore del giorno quando i militari dell’Arma e le fiamme gialle hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a loro carico emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo dello Stretto e che contesta agli indagati, e a vario titolo, dall’associazione per delinquere di tipo mafioso, all’estorsione, dalla concorrenza illecita con minaccia o violenza, al danneggiamento seguito da incendio, alla detenzione abusiva di armi, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso.
I fermi rappresentano l’epilogo di indagini approfondite, coordinate e dirette dalla stessa Dda, svolte su diversi danneggiamenti ed atti intimidatori commessi nel territorio locrese da soggetti considerati, appunto, affiliati alla cosca “Cordì”.
Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza prevista alle 11 presso la Procura di Reggio Calabria.
(notizia in aggiornamento)