D’Ascola al Ministro: Aeroporto Reggio deve funzionare, a rischio diritto alla mobilità
Il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D'Ascola condivide la nota inviata dal deputato Vincenzo Garofalo sull'aeroporto Tito Minniti e si dichiara disponibile mettendosi al servizio delle esigenze di Reggio Calabria e Messina per il mantenimento dello scalo dello Stretto.
“Egregio Ministro, Le scrivo per chiedere un intervento deciso e forte in merito alla situazione nella quale versa l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria" afferma D'Ascola nella missiva al titolare del dicastero aggiungendo che si associa alle preoccupazioni “espresse dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e dal sindaco Giuseppe Falcomatà e, rispetto a queste, le segnalo altresì che l’aeroporto di Reggio Calabria rappresenta un punto di riferimento importantissimo non solo per la città metropolitana che lo ospita ma anche per la città metropolitana di Messina”.
“L’aeroporto dello Stretto – sostiene il presidente della Commissione - deve continuare a operare perché altrimenti si rischia di andare a pregiudicare ulteriormente il diritto alla mobilità dei cittadini che vivono in un’area del Paese già penalizzata da un servizio di trasporto poco efficiente. E’ necessario un Suo intervento presso Alitalia volto a comprendere le ragioni per le quali vuole dismettere i collegamenti, nonostante abbia risultati in linea con le aspettative e, tra l'altro senza tenere in conto il fatto che opera in situazione di monopolio e che, dunque la sua decisione di dismettere equivale a una condanna alla chiusura per l’aeroporto Tito Minniti”.
“Già in passato - prosegue - la compagnia di bandiera ha eliminato il volo mattutino per Milano e il relativo rientro a fine giornata con grave danno soprattutto per i professionisti che viaggiano per ragioni di lavoro e che sono stati costretti ad organizzarsi diversamente con notevole disagio soprattutto in termini di tempo impiegato per gli spostamenti. Mi piace sottolineare che i voli da e per Roma hanno coefficienti di riempimento, cosiddetto "load factor" assolutamente in linea con le rotte in altri aeroporti”.
A rendere ancora più grave la politica di dismissione messa in atto da Alitalia, secondo D’Ascola, è anche “la delicata fase di passaggio che sta attraversando lo scalo dal momento che è in scadenza l'esercizio provvisorio concesso alla Sogas. Mi associo alla richiesta di costituzione di un tavolo tecnico per affrontare e risolvere senza ritardo le criticità che Le ho segnalato sottolineando che per il rilancio del Mezzogiorno non può prescindersi, non solo dal mantenimento, ma soprattutto dal potenziamento di tutti i sistemi di trasporto”.
“Le preannuncio - conclude D'Ascola - che sottoporrò alla Commissione trasporti tale questione al fine di individuare un'azione a supporto della difesa di un diritto, quello alla mobilità, che va tutelato con tutti i mezzi disponibili".