Anche la Chiesa di Lamezia celebra la Giornata del Migrante e del Rifugiato
I migranti minorenni, soli e senza voce, indifesi e vittime dello sfruttamento collegato ai processi migratori, al centro del pensiero di Papa Francesco per 103esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che sarà celebrata anche nella Diocesi di Lamezia Terme domenica prossima 15 gennaio.
Alle 18.30, i migranti cristiani delle diverse comunità presenti nella diocesi si ritroveranno in Cattedrale per partecipare alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Luigi Cantafora. Oltre alle letture in lingua, per richiamare il tema della giornata, i bambini di varie etnie e Paesi animeranno con i canti la celebrazione. Durante la Messa, anche un momento di preghiera per chiedere perdono per tutti i bimbi morti nel Mar Mediterraneo, vittime della crudeltà di chi sfrutta la disperazione delle persone costrette ad emigrare e vittime anche della nostra indifferenza.
“Il messaggio di Papa Francesco per questa giornata – spiega Suor Manuela Simoes direttrice dell’Ufficio Diocesano Migrantes - pone l’accento sui migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi: perché minori, perché stranieri e perché inermi, forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”.
“Insieme agli immigrati cristiani presenti a Lamezia – prosegue Suor Manuela - ci ritroveremo domenica prossima per pregare per tutti i bambini vittime di gente senza scrupoli che sfruttano il dramma di milioni di persone costrette ad emigrare: minori sfruttati, minori oggetto di violenza fisica e morale, minori assoldati dalla criminalità organizzata. Il Papa ci sollecita alla protezione, all’integrazione e a trovare soluzioni durature. E’ sempre più drammatica, specie qui in Calabria, la realtà dei migranti minorenni che sbarcano sulle nostre coste e dopo la permanenza nei centri di accoglienza se ne perdono le tracce: diventano invisibili”.
Come Ufficio Diocesano Migrantes, anche a Lamezia, si cerca dunque di fare il possibile per essere vicini ai più piccoli che giungono in città da altri Paesi, contrastando l’esclusione e l’emarginazione innanzitutto spingendoli ad andare a scuola e interloquendo con le famiglie.
“Come Chiesa di Lamezia – ribadisce suore Manuela - vogliamo continuare a rispondere all’appello del Papa facendoci prossimi con gesti concreti di fraternità ai minori che giungono nel nostro territorio, alle loro famiglie e alle loro comunità per una piena inclusione e per costruire una città che sia famiglia per tutti”.