Roccelletta, prosegue l’iniziativa Scolacium d’Autore
Scolacium d’Autore, gli incontri con Nicola Gratteri, Elena Stancanelli, Missiroli e Fontana, Simonetta Agnello Hornby, è stata una delle attività culturali e di lettura più frequentate ed applaudite dell’autunno calabrese, una rassegna a cura della Fondazione Armonie d’Arte in collaborazione con la libreria Ubik di Catanzaro diretta da Nunzio Belcaro e l’Associazione Gutenberg presieduta da Armando Vitale, nell’ambito di “Terre di Scolacium”, progetto di valorizzazione di questo straordinario Bene culturale. “Un progetto - dichiara il presidente di Armonie d’Arte Chiara Giordano – che avuto da pochi mesi il suo avvio ma che già esprime un consenso ampio e convinto, una consistente partecipazione, e l’interesse di molti che hanno a cuore lo sviluppo territoriale e credono nella cultura come strumento strategico”.
E infatti cresce l’onda della comunicazione e per molti il parco aperto e propositivo tutto l’anno è già una consapevolezza. Dunque con Terre di Scolacium la Fondazione propone al parco non solo Armonied’artefestival ma attività di segno diverso, per tutti e a misura di ciascuno: dalle visite guidate standard a quelle teatralizzate sui miti e sulle leggende, dal food antico con degustazioni d’epoca alle mostre di arte contemporanea, ai laboratori, agli incontri con scrittori, artisti, intellettuali. E proprio per la rassegna “Scolacium d’autore”, recuperando un appuntamento già previsto per dicembre nella programmazione autunnale, sabato 28 gennaio ore 17.00 al parco archeologico di Roccelletta di Borgia (cz) il pubblico potrà incontrare uno dei massimi sociologi di caratura internazionale: Domenico De Masi presenterà il suo libro “La rivoluzione semplice” ed. Rizzoli. Modererà l’incontro Francesco Brancatella inviato speciale Rai 1, interverrà Armando Vitale altresì presidente della Fondazione Imes, e si chiederà il dibattito, così come vivacemente avvenuto per gli incontri precedenti.
Molti e preziosi sono gli incontri con la lettura che ormai animano il nostro territori; ma qui “l’idea – come continua il presidente Giordano - è proprio quella di coniugare un luogo della storia con il mondo contemporaneo; creare un’agorà dello spirito, uno spazio libero e franco in cui far confluire intelligenze e risorse”.