Opinioni. Sanità: i Lea che abbassano i Lea, un danno per il sud. Ecco perché

Catanzaro Salute
Il ministro Beatrice Lorenzin

Signora Ministra Lorenzin perché si incaponisce ad abbassare i Lea alla regione Calabria? Sì, signora Ministra Lorenzin, Lei con la pubblicazione dei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza), che sarebbero le prestazioni sanitarie che il sistema sanitario nazionale eroga gratuitamente (in Calabria non è così perché essi sono gravati di pesanti tickets), in pratica abbassa la percentuale dei LEA erogati dalla regione Calabria.


di Giacinto Nanci*

Li abbasserà perché come Lei sa già dopo sette anni di piano di rientro sanitario e cinque di commissariamento cui la regione Calabria è sottoposta i Lea hanno raggiunto il minimo storico. E visto che per sette anni la sanità calabrese è stata amministrata dal Suo ministero i cui funzionari hanno supervisionato e approvato tutte le leggi regionali in ambito sanitario e visto che negli ultimi cinque anni la sanità calabrese è stata gestita direttamente da un funzionario ministeriale in qualità di commissario (non meridionale), ne deriva che la responsabilità dei Lea ai minimi storici non è dovuta, una volta tanto, ai “cattivi” amministratori calabresi, ma direttamente al suo ministero.

Quindi o i suoi funzionari hanno commesso gravi errori e/o Lei ha inviato un commissario incapace oppure c’è qualche altro motivo per cui i Lea in Calabria sono scesi ai minimi storici. Il motivo è, e Lei lo sa, che il sistema sanitario calabrese, come quello di tutto il Sud Italia, è sottofinanziato e non è in grado di applicare neanche i LEA attualmente esistenti.

Ma c’è di più sig.ra Ministra Lorenzin, lei sa anche che questo sottofinanziamento durerà ancora per almeno altri 17 anni per come previsto dallo studio del “XII Rapporto Sanità” di patrimonio del Parlamento Italiano, perché depositato alle commissioni sanità di Camera e Senato nel dicembre 2016. E non è la prima volta che il Rapporto denuncia il sottofinanziamento e ovviamente non è l’unica istituzione che lo ha fatto, e ho citato solo questa fonte perché è l’ultima in ordine di tempo e ometto l’elenco delle altre perché troppo lungo.

Aggiungo che al sottofinanziamento, che dura fin dal lontano 1999, corrisponde in Calabria, ma in tutto il Sud, sia una maggiore presenza di malattie croniche rispetto al resto d’Italia, sia una maggiore comorbilità che, come è noto, entrambe necessitano di una maggiore spesa sanitaria. In definitiva, se la Calabria non riesce ad applicare gli attuali Lea a causa di un endemico sottofinanziamento del suo sistema sanitario, di una maggiore prevalenza di malattie croniche e di una maggiore comorbilità, come pensa, lei sig.ra Ministra, che la Calabria potrà applicare l’aggiunta dei nuovi Lei da lei legiferati rimanendo l’attuale sistema di finanziamento?

E nulla potranno fare gli 800 milioni stanziati a finanziamento della legge sui Lea se rimane l’attuale criterio di riparto dei fondi alle regioni, perché finiranno quasi tutti nelle regioni del Nord. Finiranno lì per un doppio motivo: primo perché le regioni del Nord prenderanno in partenza la gran parte dei finanziamenti e secondo perché nel Nord, al contrario del Sud, si applicheranno anche i nuovi Lea e i cittadini del Sud, per usufruirne, dovranno incrementare i già numerosi viaggi della speranza dal Sud al Nord, finanziando ulteriormente la sanità del Nord.

Sig.ra Ministra Lorenzin, sappia quindi che se non finanzia in modo equo le prestazioni del SSN in base ai reali bisogni delle popolazioni (maggiore presenza di malattie e comorbilità), la sua legge sui lea contribuirà ad accentuare il divario Nord-Sud in sanità e alla mancata applicazione (al Sud) dell’art. 32 della Costituzione che vuole tutti i cittadini uguali difronte alla salute.

Purtroppo in questo è coadiuvata sia dai governatori delle regioni meridionali che non protestano e sia da quasi tutti i parlamentari meridionali evidentemente in tutt’altre faccende affaccendati.

*Medico di famiglia a Catanzaro

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