‘Ndrangheta: morto Pietro Commisso, vietati i funerali pubblici
Si sono svolti ieri alle 7 del mattino, nel cimitero di Siderno e in forma strettamente privata, i funerali di Pietro Commisso, 85enne deceduto lo scorso 22 gennaio e ritenuto un esponente di spicco della omonima cosca di Siderno. Il clan, attivo nel reggino, vanta anche ramificazioni all’estero, in particolare in Canada, Argentina e Australia ed attiva nel narcotraffico, nelle infiltrazioni negli appalti pubblici e nel racket delle estorsioni.
Quello relativo alle esequie svolte ieri e l’undicesimo provvedimento di divieto di funerali in forma pubblica e solenne che il Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, dal 2015 ad oggi, ha emesso nei confronti dei soggetti che sono considerati come appartenenti alle cosche criminali della Provincia.
Lo scopo – spiegano dalla questura – è quello di scongiurare che la celebrazione dei funerali “possa rappresentare occasione propizia per la commissione di azioni di rappresaglia, iniziative intimidatorie ed illegali”.
Il provvedimento rappresenta un’ulteriore conferma della linea di fermezza adottata dalle Istituzioni contro ogni possibile forma di illegalità ed a garanzia e tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.