Sbarco a Crotone: fermato un veliero in fuga, arrestati tre scafisti ucraini

Crotone Cronaca

Ieri mattina, a seguito del rintraccio di 39 migranti nei pressi di Capo Colonna, si è dato avviata un’indagine effettuata dalla Polizia di Stato e della Guardia di Finanza attraverso l’impiego di un elicottero e di un’unità navali delle Fiamme Gialle e degli uomini della Squadra Mobile di Crotone, che ha permesso di intercettare e fermare un veliero - con a bordo tre cittadini ucraini - che aveva, poche ore prima, trasportato i migranti nel capoluogo pitagorico.

L’imbarcazione, proveniente dalla Turchia, denominata “Jasna” e battente bandiera americana, è stata individuata dall’elicottero A 109-Nexus in mare aperto mentre si allontanava tentando di ritornare proprio in Turchia: una volta fermata è stata condotta nel porto del capoluogo e sottoposta a sequestro.

Contestualmente, grazie all’incessante attività di indagine svolta dagli investigatori della Mobile e della Sezione Operativa Navale, tre presunti scafisti ucraini sono stati arrestati in concorso tra loro con l’accusa di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.

Si tratta di Oleksii Brutskyi, Andrii Korablov, entrambi di 39 anni, e Oleksandr Oblozhkin, di 33 anni, il cui coinvolgimento nei fatti sarebbe stato confermato dalle dichiarazioni degli stessi migranti, sebbene molti di loro non abbiano voluto collaborare per il timore di possibili ritorsioni, da parte di altri complici dell’organizzazione criminale che ha gestito la tratta, nei confronti dei loro familiari rimasti nei paesi d’origine.

Dopo aver ascoltato alcuni dei migranti, nel frattempo trasferiti nel Cda/Cara S. Anna di Isola di Capo Rizzuto, gli stessi hanno indicato i cittadini ucraini come i componenti dell’equipaggio che ha condotto l’imbarcazione a vela, a bordo della quale erano salpati, circa cinque giorni prima, dalle coste della Turchia alla volta dell’Italia e pagando circa 5000 dollari ciascuno.

Dopo le formalità gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Crotone a disposizione del Pubblico Ministero Alessandro Riello, che coordina le indagini.

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