Incastrato dalle foto del vicino, topo d’appartamento torna in carcere
Era stato rimesso in libertà da pochi giorni ma nonostante la fiducia concessagli dal Tribunale di Catanzaro, che l’aveva sottoposto al semplice obbligo di firma, non avrebbe perso tempo e, in pochi giorni, si sarebbe riorganizzato per rubare denaro e preziosi dagli appartamenti di alcuni cittadini catanzaresi, mettendo a segno almeno altri due “colpi”.
I carabinieri di Gagliano avevano più di qualche sospetto sul suo conto e hanno deciso di tenerlo comunque sotto controllo, monitorandone ogni movimento: sospetto confermato quando venerdì scorso l’hanno beccato nel quartiere Materdomini mentre tentava di fuggire ad una pattuglia che lo aveva a sua volta già intercettato nei pressi dell’Agenzia delle Entrate.
Così un pluripregiudicato 33enne, Francesco Scalise è stato arrestato dopo essere stato incastrato dal ritrovamento della refurtiva, che aveva ancora in tasca, ma anche grazie ad alcune foto scattate da un vicino che lo ritraevano proprio mentre scavalcava il balcone della vittima di turno, per poi tornare ai domiciliari nell’abitazione della madre.
Nelle ore successive i militari, guidati dal maresciallo Salvatore Sestito, hanno ricostruito quanto accaduto: l’attività, le frequentazioni considerate “compromettenti” dell’uomo, così come il suo modus operandi. Raccolto tutto in un’ampia relazione gli investigatori l’hanno sottoposta alla Procura catanzarese che ha proposto di aggravare la misura cautelare già pendente sul giovane.
Il tribunale, a sua volta, ha spiccato l’ordinanza di custodia cautelare: per il 33enne si sono così spalancate le porte della Casa Circondariale di Siano.