Sequestrata a Lamezia Cava Mazzei, 5 arresti e 3 denunce
I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, in particolare quelli della Stazione di Sambiase, a conclusione di un mirato servizio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato 5 persone accusate di aver concorso tra di loro nei reati di furto aggravato e danneggiamento aggravato di cose sottoposte a sequestro, crollo di costruzioni o altri disastri dolosi e violazione di sigilli. Gli arrestati sono D.N.F. 35 anni, S.S. 33 anni, D.N.G. 50 anni, S.F. 31 anni e D.S. 39 anni, tutti operai della ditta di estrazione e lavorazione inerti “Mazzei Salvatore s.p.a.” Le persone che saranno deferite all’A.G. in stato di libertà sono M.A. 35 anni, C.D. 55 anni in qualità di soci proprietari e M.G. 26 anni in qualità di amministratore unico della suddetta società per concorso nei medesimi reati.
Non era bastata l’operazione condotta dai Carabinieri della Stazione di Sambiase il 24 novembre 2009, quando all’interno della “cava Mazzei”, sottoposta a sequestro, bloccarono e successivamente trassero in arresto 12 persone sorprese ad estrarre materiale inerte. Come non era bastata neanche l’operazione del 23 settembre 2010, condotta sempre dai Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase, che condusse all’arresto di 3 persone sempre per i medesimi reati. La cava, infatti, sita in località San Sidero-Mendicino di Lamezia Terme, ha avuto una travagliata vicenda, in seno alla quale, tuttavia, l’enorme “cratere”, nonostante i continui interventi dei Carabinieri, ha continuato ad ampliarsi: sottoposta a sequestro una prima volta nel giugno del 2005 per reati in materia ambientale ed una seconda volta, nell’agosto del 2006, sempre per reati in materia ambientale, nell’ottobre del 2007 veniva tratto in arresto il custode della stessa per violazione dei sigilli. Nel novembre del 2009 le persone tratte in arresto sono state 12, con nuovo sequestro ed apposizione di sigilli. Infine il 23 settembre 2010 l’ennesima operazione. Nella mattinata odierna, i militari del locale Comando Arma, hanno deciso nuovamente di verificare se fosse in atto altra illecita attività di estrazione. Alle prime luci dell’alba sono cominciati ad arrivare ruspe per l’estrazione del materiale roccioso e i camion per il carico ed il trasporto. Poi subito partenza per varie destinazioni. Ma appena fuori dal cancello che dà accesso alla cava, due pattuglie di militari hanno bloccato un mezzo facendolo immediatamente rientrare. Subito sono accorsi gli altri Carabinieri appostati nelle vicinanze. Cinque persone, tutti operai dipendenti della società Mazzei Salvatore s.p.a., sono stati fermati, in quanto a vario titolo ed in concorso tra loro avevano preso parte all’attività illecita di estrazione. Altre tre, i due soci proprietari e l’amministratore unico saranno deferiti all’A.G. in s.l. per concorso nei medesimi reati. Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro due autocarri, una pala meccanica ed un martello pneumatico cingolato. All’intera area della cava sono stati nuovamente apposti i sigilli.