‘Ndrangheta, beni per 200 milioni confiscati a Salvatore Mazzei
Beni - mobili ed immobili - per un valore di oltre 200 milioni di Euro, sono stati confiscati stamani all’alba a Salvatore Mazzei, imprenditore 56enne di Lamezia Terme, sorvegliato speciale e ritenuto dagli inquirenti contiguo alla ‘ndrangheta di Catanzaro e Vibo Valentia.
L’ORDINANZA di confisca è stata eseguita dai Carabinieri del Comando Tutela dell’Ambiente e del Comando Provinciale di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi. Il decreto di confisca che è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro, Ufficio Misure di Prevenzioni, scaturisce da un’attività investigativa condotta dai Carabinieri del NOE che nel corso di alcuni controlli eseguiti nell’intera Calabria, hanno individuato a Lamezia una cava adibita alla lavorazione degli inerti, risultata di proprietà di Mazzei (che era già sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S.) quest’ultimo titolare, “direttamente e tramite interposte persone, di un rilevante patrimonio, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, e derivante - affermano gli inquirenti - da attività delittuose”.
I BENI CONFISCATI sono composti da 70 fabbricati; oltre 200 ettari di terreni; una cava adibita ad estrazione di materiale inerti; 25 società operanti nel settore del movimento terra e costruzioni; un parco autoveicoli composto da oltre 30 automezzi; un albergo.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza che si terrà alle 11 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro, alla presenza dei vertici della Magistratura e dell’Arma dei Carabinieri.