Ndrangheta in Lombardia, 13 anni e 6 mesi a ex assessore
È di 13 anni e 6 mesi la condanna per l’ex assessore alla casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Milano nell’ambito del processo sulle presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Lombardia.
Zambetti è stato arrestato nel 2012 con le accuse di voto di scambio, corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. Il pm aveva chiesto la condanna a 10 anni di carcere. L'accusa di concorso esterno era stata fatta cadere dallo stesso magistrato durante la requisitoria, ma oggi i giudici l'hanno ritenuta provata.
L’ex assessore dovrà tuttavia risarcire la Regione con 900mila euro. L’hanno stabilito i giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale del capoluogo lombardo. Il risarcimento al Comune di Milano si attesta invece a 650mila euro, mentre quello all’Aler ammonta a 350mila euro. Le somme dovranno essere risarcite alle parti civili dai quattro condannati.
L’ex sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, è stato assolto dall’accusa di corruzione dal Tribunale di Milano. L’ex amministratore era stato inquisito per avere favorito un imprenditore legato alle cosche. Sedriano è stato il primo comune lombardo sciolto per mafia.
Nello stesso procedimento, sono stati condannati anche il presunto affiliato all'organizzazione criminale Eugenio Costantino; Ciro Simonte, anch'egli ritenuto vicino alle cosche. La pena chiesta è rispettivamente di 16 anni e mezzo di carcere e 11 anni. Tra i condannati anche Ambrogio Crespi (fratello del noto sondaggista) a 12 anni.
(ultimo aggiornamento 19:06)