Grande partecipazione all’evento della Fenafi
E’ iniziato il percorso di formazione e informazione nel settore finanziario organizzato per il 2017 dalla Federazione nazionale delle società finanziarie in collaborazione con l’ente di formazione APACO FP. Si è svolto la mattina del 9 febbraio 2017 presso la sala convegni della M3 Prestitichiari SpA di Reggio Calabria il primo incontro di formazione intitolato “I reati di usura e di riciclaggio: la vera identità del cliente”.
Presenti diversi professionisti del settore finanziario, ma anche giovani leve, alla tavola rotonda di studi presieduta dal presidente della Fenafi Santo Alfonso Martorano, il quale ha sottolineato l’importanza di prevenire fenomeni criminali nel settore finanziario: “La Federazione nazionale delle società finanziarie è socia fondatrice dell’OAM, Organismo per la tenuta degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi, ente che ha ereditato le competenze che prima erano dell’Ufficio italiano cambi e che poi sono state trasferite in Banca d’Italia. La Fenafi ha sempre messo al primo al posto, grazie ad una convenzione stipulata con l’ente di formazione APACO F.P., la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore finanziario, per elevare il livello di professionalità ed evitare che errori commessi anche solo per superficialità possano avere delle conseguenze negative per i consumatori.”
Nel corso del seminario di studi è stata delineata l’evoluzione storica del reato di usura, le sanzioni previste e non sono mancati approfondimenti anche sul meno conosciuto reato di mediazione usuraria. La stessa attenzione è stata riservata al fenomeno del riciclaggio di denaro derivante da reati e a come la normativa oggi vigente è stata gradualmente modificata per cercare di contrastare efficacemente questo fenomeno.
Particolarmente rilevante infine l’aspetto pratico dell’incontro di formazione, riservato alle cautele che un operatore del settore finanziario (dipendente di una banca o di una società finanziaria, agente in attività finanziaria o collaboratore di società di agenzia in attività finanziaria o di mediazione creditizia) deve porre in essere onde evitare il verificarsi di una truffa.
In particolare sono stati affrontati casi, recentemente saliti agli onori della cronaca, relativi ai furti di identità ed alle conseguenze che ne derivano sia per le banche e le società finanziarie, le quali si trovano ad erogare prestiti che non saranno restituiti, sia per le vittime. Queste ultime spesso sono destinatarie di segnalazione negativa nelle banche dati creditizie, per non aver restituito un finanziamento che in realtà altri soggetti hanno richiesto sfruttando artificiosamente i loro dati personali.