Il Coraggio di cambiare si candita per Rende, sabato il primo meet cittadino
A Rende si vuole partire con un obiettivo: essere la sintesi ed il megafono delle istanze della gente. Nel rispetto dei principi statutari che reggono in piedi “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, il lavoro del nuovo coordinamento civico sarà volto principalmente a rimettere in pari il principio di democrazia e partecipazione.
Ogni cittadino, nelle intenzioni, dovrà dunque sentirsi partecipe e rappresentato nella vita politica pubblica. Ma soprattutto dovrà avere la possibilità di rivendicare e ottenere diritti e servizi.
“Sosteniamo e facciamo nostro il progetto politico di Sergio Tursi Prato per una nuova Rende. E ci proponiamo, sin d’ora, come alternativa forte, credibile e autorevole alla guida della Città": ha ribadito il Presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia nonché Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, che lo scorso sabato 11 febbraio ha concluso i lavori del primo meeting cittadino del neo Coordinamento civico del CCI di Rende.
"Insieme all'amico Sergio Tursi Prato e ai tanti giovani, professionisti, madri e padri di famiglie che comporranno il direttivo cittadino – dichiara Graziano - abbiamo posto le basi per un nuovo percorso politico-culturale. Ma abbiamo lanciato anche una sfida all'ormai vecchio sistema politico: avviare, partendo proprio dalle realtà locali, quel processo riformista dell'apparato pubblico che ritorni a dare voce alle esigenze e alle istanze della gente”.
“Il CCI – il Presidente lo ha ricordato anche ai presenti al Meet di Sabato - ha avuto innanzitutto il coraggio di scalfire la torre d'avorio del sistema calabrese: quello dei potentati e dei padrini politici. Tutti insieme, ora, possiamo definitivamente archiviarlo restituendo primato alla meritocrazia. Anche a Rende saremo la sintesi ed il megafono della gente. Metteremo al centro della nostra azione politico-culturale le esigenze dei cittadini. Convinti che non serve arrovellarsi in progetti fantascientifici se le persone e le famiglie ancora reclamano i diritti essenziali. Continueremo a batterci soprattutto per questi. Sicuri che se li otterremo – chiosa - costruiremo un futuro equo e di vero rilancio per la Calabria ed il Meridione”.
“Scendo in campo – afferma invece Sergio Tursi Prato, ispiratore del nuovo coordinamento civico, che proprio durante l’evento di sabato ha annunciato la sua candidatura a Sindaco - per proporre un’alternativa credibile alle recenti gestioni amministrative. Dalla cittadella dello sport, per finire al fantomatico ospedale privato e ai comitati di quartiere, passando per l’idea della Città unica (processo che parte dall’alto ma che non vede alcun coinvolgimento della collettività): Rende ha il dovere di bloccare gli slogan senza contenuti e i fallimenti della classe politica locale. Ecco perché – precisa – partiamo sin d’ora con un progetto, guidato dal CCI e dalle fondamenta forti, per costruire una coalizione sociale di ispirazione riformista. Il nostro – aggiunge – non è un populismo di pancia ma un civismo ragionato che esprime contenuti e progettualità. Questo nel rispetto del mio passato e della mia storia politica, che non rinnego. Forte di queste radici e con una nuova speranza che mi candido – conclude – sapendo di rappresentare il rinnovamento nella continuità.
Oltre duecentocinquanta partecipanti hanno preso parte all’evento, promosso dalle Segreterie nazionale e provinciale del movimento, tenutosi a Quattromiglia. Al dibattito, moderato dal giornalista Marco Lefosse, insieme al Presidente Graziano, sono intervenuti il Sindaco di Rossano (primo sindaco del CCI in Italia) e socio fondatore del movimento Stefano Mascaro, il Consigliere provinciale Vincenzo Scarcello, il Presidente onorario Giuseppe Siciliani, il Console onorario d'Albania in Italia nonché Coordinatore provinciale di Cosenza Aldo Marino, il componente dell'Ufficio di presidenza nazionale Sergio Tursi Prato, il dirigente regionale delle ACLI-Calabria e responsabile del Dipartimento Politiche Sociali Antonio Tiberi, il coordinatore civico di Rende Giovanni Motta e l'intero coordinamento civico.