Precariato: il sottosegretario Bocci ha incontrato i discontinui dei Vigili del Fuoco
Lo scorso 15 febbraio si è svolto l’incontro tra i rappresentanti nazionali AND/CUB P.I. ed il sottosegretario del Ministro dell’Interno con delega ai Vigili del Fuoco, On. Gianpiero Bocci. L’incontro è stato possibile per l’intervento del presidente della provincia di Catanzaro, Vincenzo Bruno, che nel corso dell’assemblea dei precari VVF del 7 febbraio scorso, ha espresso la volontà di intervenire, per quanto a lui possibile, per sensibilizzare il Governo alla soluzione del problema, nella consapevolezza delle condizioni di centinaia di vigili del fuoco discontinui presenti anche nella sua regione.
“L’incontro è stato presenziato dal Presidente della Provincia. - informa con un comunicato l’Associazione nazionale discontinui dei Vigili del Fuoco - oggetto del confronto, ovviamente, la vertenza dei precari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco alla luce della risoluzione votata all’unanimità il 18/01/2017 dalla 1° Commissione affari costituzionali della Camera. Nel ribadire che, come scritto chiaramente nella risoluzione votata all’unanimità, eventuali provvedimenti a favore della stabilizzazione del personale discontinuo NON bloccano le procedure già in corso (concorso 814 del 2008 e nuovo concorso pubblico a 250 posti), l’on.le Bocci ha fatto presente che il Governo condivide l’intento espresso da tutte le forze politiche nell’atto d’indirizzo: superare definitivamente il fenomeno del precariato nella P.A. e, per quanto riguarda i discontinui, nel corpo nazionale dei vigili del fuoco. Illustriamo per punti, sinteticamente, il percorso che, tenuto conto dei tempi tecnici, il Governo - in riferimento alla risoluzione sopra richiamata, nella sostanza - avrebbe delineato. Spiegheremo successivamente ed in dettaglio, anche nel corso delle assemblee che stiamo tenendo in tutta Italia.
• nei prossimi concorsi : aumento del 10% dei posti riservati ai precari. La riserva, oggi fissata al 25%, salirà quindi al 35%, come indicato nella risoluzione sopra menzionata”;
• entro luglio 2017 definizione dei due elenchi, quadro A discontinui e quadro B volontari a chiamata;
• emanazione di un D.P.C.M. (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che definisca le modalità per la stabilizzazione del personale discontinuo, collocato negli elenchi quadro A sino ad esaurimento.”
“I tempi tecnici per la conclusione definitiva della nostra vertenza sono complessi, - scrive l’Associazione - non solo per le chiare e gravi negligenze dei vari governi che si sono succeduti negli anni, ma anche perché nessuna sigla sindacale, partecipe ai tavoli di concertazione, ha posto con forza la richiesta di abrogare la previsione secondo cui “i richiami in servizio del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, non costituiscono rapporti di impiego con l'Amministrazione” (L.183/2011). Questa previsione, confermata nel 2015 con il Decreto legislativo n. 81, art. 29, comma 1, lett.c, - aggiunge l’Associazione - ha determinato per i Vigili del Fuoco discontinui la perdita, su un piano formale ma non sostanziale, dello status di precari della Pubblica Amministrazione, nel tentativo di sottrarre la disciplina dei richiami dal quadro delle tutele contro l’illecita reiterazione dei contratti a termine nella P.A. . Ora questa prerogativa PUO’ essere esercitata dal Parlamento, da quelle stesse forze politiche che insieme hanno presentato il testo della risoluzione del 18 gennaio 2017,votata all’unanimità. L’abrogazione di un articolo di legge renderebbe giustizia alla realtà del nostro lavoro, rappresenterebbe un atto di onestà politica, conseguente a quanto finalmente e per la prima volta, attraverso la risoluzione, ci è stato riconosciuto.”
“Continueremo il confronto con i rappresentanti del Governo, con l’on.le Bocci, con i referenti istituzionali della nostra vertenza, - chiosa l’Associazione - per suggerire ancora altre soluzioni, per rendere il percorso più rapido possibile, perché tutti i precari discontinui vengano stabilizzati, in ruoli operativi e in ruoli non operativi, per la definitiva chiusura della piaga del precariato nel Corpo Nazionale dei VVF. Abbiamo rappresentato anche la necessità che ai tavoli in cui si discute della nostra situazione venga convocata formalmente la CUB P.I., cui l’AND, che rappresenta la stragrande maggioranza dei precari VVF, è federata. I lavoratori precari, al pari di tutti gli altri, hanno diritto ad essere ascoltati. Per A.N.D./ C.U.B. P.I. erano presenti i rappresentanti nazionali VVF: Mazzarella Carlo, Bongiorni Luca e Caccamo Daniele.”