Precari dei Vigili del Fuoco, Bruno rassicura: si va verso la stabilizzazione

Catanzaro Attualità

Si va verso la stabilizzazione dei precari discontinui dei vigili del fuoco, anche grazie all’approvazione della legge di riforma della Pubblica amministrazione predisposta dal ministro Marianna Madia.

“Un risultato importante che dà l’atteso e giusto riconoscimento ad una categoria di lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza del Paese”, secondo il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha partecipato al congresso per il Sud dell’associazione nazionale dei vigili del fuoco precari, che si è tenuto ieri nella sala del consiglio provinciale di Vibo Valentia, dimostrando la sua vicinanza e impegno per la risoluzione delle problematiche relative alla precarietà di centinaia di lavoratori impegnati nel comparto, anche in Calabria.

Bruno, dopo aver incontrato e sostenuto la battaglia dei precari dei vigili, ha seguito la vertenza dei discontinui, accompagnando una delegazione a Roma dal sottosegretario all’interno Gianpiero Bocci, che anche ieri è intervenuto telefonicamente per ribadire il percorso intrapreso per superare definitivamente il fenomeno del precariato nella Pubblica amministrazione.

“Per quanto riguarda i discontinui nel corpo nazionale dei vigili del fuoco – ha ribadito telefonicamente al presidente Bruno che incontrerà Bocci nei prossimi giorni a Roma – sarà seguita la strada tracciata proprio negli incontri romani, prima di tutto con la definizione di due elenchi, quadro A discontinui e quadro B volontari a chiamata”.

Rassicurazioni telefoniche sono arrivate anche dal sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone, intervenuto nel corso dell’assemblea celebrata alla presenza di Carlo Mazzarella, presidente nazionale dell’associazione dei discontinui.

I precari hanno ringraziato il presidente Bruno per il “ruolo strategico” svolto nella risoluzione della vertenza. Presenti, oltre al padrone di casa, il presidente della Provincia Andrea Niglia, il parlamentare Nicodemo Oliverio che ha investito della vicenda il responsabile nazionale Pd con delega alle Riforme Emanuele Fiano, e il consigliere regionale Orlandino Greco.