Carenza di personale, i poliziotti scendono in piazza
"Ormai da troppo tempo denunciamo carenze di organici, mezzi e strutture, che interessano anche la nostra città metropolitana. Dopo 20 anni finalmente, grazie alle risorse che abbiamo ottenuto con la nostra battaglia sindacale, si stava materializzando la prospettiva del tanto agognato riordino delle carriere, provvedimento, a nostro giudizio, necessario per ottenere una migliore e più razionale organizzazione della Polizia di Stato, nella consapevolezza che ciò sarebbe stato funzionale a garantire ai cittadini livelli di sicurezza rispondenti a standard più elevati. Invece nei giorni scorsi dopo inconcludenti trattative, il Governo ha emanato un decreto eccessivamente squilibrato, inconcludente, confusionario e sbilanciato verso l’alto, che risponde in pieno ai canoni dell’ assoluta irricevibilità.
Il provvedimento non razionalizza nulla ma, che, al contrario, penalizza ancora una volta chi sta su strada. Ecco perché venerdì 3 marzo il Silp CGIL ha indetto un attività di presidio e di pubblico volantinaggio davanti alla Questura di Reggio Calabria. Un'iniziativa che si materializzerà contemporaneamente in tutta Italia, per esprimere, in modo civile ma fermo, il disappunto dei lavoratori della Polizia di Stato, a garanzia delle loro legittime rivendicazioni, troppe volte disilluse da provvedimenti iniqui in Parlamento. Lo afferma Filippo Mallamaci, segretario provinciale generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Il sindacato è sempre attento alle risorse da investire ai fini della sicurezza – spiega Mallamaci -, invece stavolta chiede che i soldi già stanziati siano spesi meglio. Un Agente deve poter progredire in carriera, non è ammissibile che rimanga a sedimentare all’interno di un ruolo, senza la giusta progressione riservata solo ai ruoli apicali. Non è più accettabile il continuo blocco dei concorsi interni. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati. L'intero sistema Polizia di Stato deve essere organizzato in modo funzionale alla mutata struttura dell’ apparato sicurezza e, per farlo, il personale in divisa va fatto crescere professionalmente e culturalmente, non costretto a 'soffocare' nel ruolo e nelle qualifiche attuali.
"Con una Polizia sempre più anziana - conclude il sindacalista -, con una età media di 47 anni e con 18.000 poliziotti in meno in tutta Italia, di cui 200 nella sola città metropolitana di Reggio Calabria, l’esigenza della sicurezza è una priorità per garantire i cittadini, una “mission” alla base delle prerogative dei lavoratori della Polizia di Stato. Sono costoro, che con la loro fedeltà Istituzionale, il loro carisma, l’integerrimo donarsi, a credere ancora nell’onesta interpretazione delle loro aspettative, chiedono un Riordino che con li tradisca. Questa azione di protesta che si svolge il 3 marzo dalle 9 alle 13 è solo il primo passo della mobilitazione Silp Cgil i cui toni sono destinati ad aumentare se le nostre richieste, volte a ottenere un provvedimento più equo ad invarianza di spesa, non troveranno ascolto".