Otto marzo, il saluto di Matilde Spadafora Lanzino
Donne, fragili e forti. Donne che hanno dovuto soccombere alla violenza; donne che sono riuscite ad affermarsi; donne che combattono con la parola ed altre che lo fanno silenziosamente e sulle cui spalle – quasi sempre senza riconoscimenti- si reggono famiglia e società. Sono tante le sfaccettature dell'universo femminile oggi e non lo dimentica, nel suo saluto per l'8 marzo, l'assessore alle Pari opportunità e alla educazione sentimentale Matilde Spadafora Lanzino.
Queste le sue parole: “Per l’8 Marzo vorrei fare giungere il mio saluto a tutte le donne, a quelle che non ci sono più e a quelle che ce l’hanno fatta a vivere ed anche ad affermarsi nel mondo. Ma soprattutto il mio saluto va a quell’innumerevole esercito di donne silenziose, a quelle “madri antiche”, artefici della Storia quotidiana.
Chiuse, lontane dalle stanze decisionali, non parlano ancora, sacrificano quel che hanno studiato, non si raccontano, non si prendono il diritto di parola, non hanno proprietà, ma ci sono; e crescono i loro figli, fanno quadrare i bilanci familiari, sostituiscono nell’educazione padri distratti, e, se lavorano fuori casa, hanno paghe inferiori. A tutte, una per una, come assessora, come donna e come mamma di una giovane donna uccisa dalla violenza sessista, auguro di potere dedicare davvero a se stesse, questa loro giornata.”