Ferrovie: confronto tra CISL e fitto, “tavolo comune per il Sud”

Calabria Attualità

Una rete ferroviaria moderna ed efficiente, integrata con porti ed aeroporti e connessa con i diversi siti produttivi, sviluppata in un sistema integrato di intermodalita' che garantisca sviluppo e sostenibilita' economica; un accordo di programma tra regione, stato, enti locali e parti sociali; un progetto che riunisca in un unico disegno di sviluppo le reti di Sicilia e Calabria. Il via nel piu' breve tempo possibile, dell'annunciato piano per il sud. Infine, ma non ultimo, la concentrazione attorno a pochi obiettivi, delle risorse disponibili, siano esse regionali, nazionali, Comunitarie, o appartenenti ai fondi Fas. Sono le richieste per il rilancio del sistema di trasporto ferroviario dell'isola lanciate oggi dalla Fit (Federazione Trasporti) Cisl e dalla Cisl regionale siciliana nel corso della tavola rotonda su "Un disegno strategico per le ferrovie siciliane" che si e' svolta a Palermo fra rappresentanti sindacali, istituzioni nazionali, regionali, esponenti di Rfi e Trenitalia. A dare il via al dibattito era stata la denuncia della Fit Cisl. Il sindacato di categoria aveva documentato, con una docufiction; una video - denuncia, i disagi patiti dai passeggeri nel traghettamento sullo Stretto di Messina e denunciato i tagli ai treni a lunga percorrenza. Ora dalla fase di denuncia e protesta occorre passare a quella di proposta. Dopo le promesse del governo nazionale secondo il quale i tagli rientreranno al piu' presto, la Fit ha ribadito la necessita' che si passi ora ad un programma preciso di recupero e di crescita del trasporto su ferro, un programma che rappresenti una svolta rispetto al percorso seguito fino ad ora e segnato dalle scelte di Trenitalia e Rfi di abbandonare la Sicilia riducendo i treni a lunga percorrenza e sostituendo i collegamenti regionali con i bus, logica che porta allo smantellamento del traghettamento sullo Stretto di Messina. "L'arretratezza del sistema dei trasporti fa della Sicilia 'un caso in Europa' - afferma Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl - per il quale il superamento del gap che pesa sull'Isola, richiede una strategia integrata, in quattro punti. Si tratta, ribadisce, di un accordo di programma tra Regione, Stato, enti locali e parti sociali; un progetto che riunisca in un unico disegno di sviluppo le reti di Sicilia e Calabria. Il via nel piu' breve tempo possibile, dell'annunciato piano per il sud. Ancora, che siano concentrate attorno a pochi obiettivi, le risorse disponibili, regionali, nazionali, Ue, del Fas e anche quelle destinate al ponte sullo Stretto, se e quando si arrivera' al progetto esecutivo". Fra le altre richieste del sindacato: un accordo di programma sulle infrastrutture che parta con il confronto fra le parti , la realizzazione di un programma decennale di investimenti strategici infrastrutturali, con tempi certi di realizzazione; il mantenimento e la garanzia dei treni a lunga percorrenza in una logica di continuita' territoriale; il rilancio del traghettamento sullo Stretto di Messina assieme ad una politica di sviluppo per il traffico merci ed una seria politica di rinnovo del materiale rotabile. Cosi', ha aggiunto "e' inammissibile che le Fs, il cui unico socio e' il ministero dell'Economia, releghino ai margini del sistema Italia le reti di collegamento a sud di Napoli". Quanto alla Regione "dia prova di volersi dare una vera strategia" riunendo attorno a un tavolo, per cominciare, tutte le parti pubbliche e private capaci di dare un contributo per il decollo del sistema-Sicilia". Tra le altre proposte, che l'accordo di programma faccia leva su un progetto di ammodernamento delle infrastrutture di trasporto, elaborato da Italferr, societa' ingegneristica delle Fs con competenze ultraventennali, maturate in Europa, Medio Oriente, Asia, Africa e America Latina. "Siamo preoccupati per il notevole ritardo nella spesa dei fondi del programma quadro strategico nazionale 2007/2013 - ha spiegato Benigno della Fit Cisl Sicilia - e' necessario ridefinire l'accordo programma quadro in relazione all'auspicabile incremento dell'offerta commerciale di Trenitalia". Accoglie le richieste del sindacato in particolare quello di un tavolo comune il ministro Fitto: "Sediamoci attorno ad un tavolo con Trenitalia Rfi e con le istituzioni locali per rilanciare le ferrovie nel Sud. E' necessario riprogrammare i fondi comunitari e i Fas finora non spesi per il raggiungimento degli obiettivi, lavoreremo tutti assumendoci ognuno le proprie responsabilita' per utilizzare le risorse disponibili. Bisogna colmare i ritardi sulla spesa che spesso sono stati clamorosi". D'accordo Vincenzo Soprano, amministratore delegato Trenitalia: "La proposta va rivista con il supporto attivo di Stato e Regione per la lunga e media percorrenza".