Al Superiore di Tropea si celebra l’8 Marzo con Don Ciotti
L’impegno per la cultura della legalità è così forte per l’Istituto Superiore tropeano che anche la Giornata Internazionale della Donna sarà celebrata in questa dimensione di impegno civile e sociale. Domani la Scuola incontrerà il fondatore di Libera, lo farà con i suoi studenti ed anche con la condivisione della comunità e la discussione si concentrerà sulle donne “sottratte”.
Per la dirigente Lento “Si tratta delle donne che, pur vicine alla mafia, soprattutto per legami familiari forti, scelgono con consapevolezza, responsabilità e audacia di spezzare il circolo vizioso che coinvolge anche i figli e per amore loro decidono di allontanarli dai disvalori che connotano l’ordine mafioso attraverso un’educazione in controtendenza. Un chiaro esempio ci viene da Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, che, anche con l’aiuto dei suoi genitori, riuscì a far crescere il suo bambino ‘ diverso ‘. Diverso rispetto agli ambienti mafiosi in cui aveva ricevuto le prime carezze e aveva respirato la prime atmosfere”.
La storia di Libera che si identifica, indubbiamente, con quella del suo leader carismatico, Don Luigi Ciotti, ha inizio nell’estate del 1992, quella delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Un gruppo di gente di buona volontà, con l’animo pieno d’angoscia, si chiese come poteva rendersi utile considerato che non era più sufficiente indignarsi e che il contrasto alla criminalità organizzata doveva diventare un problemi di tutti.
Oggi l’Associazione conta più di 1600 realtà, diverse per origini, caratteristiche e riferimenti culturali ma tutte unite dal bisogno di impegnarsi, di non cedere alla rassegnazione e di guardare all’oggi con speranza. “Il nostro impegno per la legalità, per la democrazia, per l’eguaglianza - dichiara Don Ciotti - non può partire da un risveglio delle coscienze, da un contrasto alle tante zone grigie che impoveriscono la nostra vita”.
“E’ una lotta – ha aggiunto - contro l’indifferenza, la rassegnazione, l’ignoranza. Contro quel consumismo di beni, di tempo, di relazioni che vuole distrarre i cittadini dalle gestione del bene pubblico, trasformarli in una folla interessata solo al proprio privato e quindi facilmente manipolabile”.
“La riflessione del fondatore di Libera - conclude la dirigente - mette in evidenza come il tutto si giochi sul piano dell’educazione. E’ per questo che la Scuola ha un ruolo fondamentale nella diffusione dei valori. Altrettanto strategico è il ruolo svolto dalle donne che, ad oggi, sono quelle che hanno in mano i processi educativi. Ecco perché celebrare la Giornata Internazionale della Donna con Don Ciotti ha un valore emblematico enorme ed è ricco di provocazioni culturali di forte valenza emancipatoria”.
L’incontro con Don Ciotti si svolgerà al Museo Diocesano a partire dalle 16 e, di certo, sarà un 8 Marzo inconsueto e speciale.