Capellupo: “La futura amministrazione dell’urbanistica a Catanzaro”
“La sfida della pianificazione urbanistica in questa città parte dal lavorare su uno sviluppo armonico e sostenibile, tutelando aree strategiche come la zona di Germaneto da considerare luogo dei servizi per i calabresi, ed il comprensorio di Giovino, fondamentale polmone verde ed architrave per lo sviluppo turistico dell’intera costa jonica". E' quanto dichiara il consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo.
"Aree messe fortemente a rischio - continua la nota - in questi anni di amministrazione Abramo. Tutele, che devono camminare di pari passo con la valorizzazione del centro storico e del quartiere marinaro, sanando l’abbandono delle periferie, ricucendo un tessuto cittadino smembrato, nella consapevolezza che a poco servono nuove case se lo sviluppo non è armonico e sostenibile, anche da un punto di vista sismico ed energetico, se non si tiene conto del primario requisito della vivibilità dei luoghi.
Il futuro della pianificazione urbanistica deve, inoltre, rientrare in un sistema di gestione facile, trasparente, accessibile al cittadino ed agli operatori economici con tutele e regole uguali per tutti. Cose normali che mi rendo conto sono molto lontane dall’amministrazione Abramo alle prese con ritardi infiniti come nella redazione del PSC o che considera così inutile lo sviluppo serio del territorio da partorire un bando anomalo, vedi la gratuità degli incarichi per la redazione del PSC impugnato dagli ordini professionali e annullato dal TAR Calabria. Dove finisce la visione politica e dove inizia l’interesse e la volontà predatoria non è ancora completamente chiaro ma la certezza è che esiste la responsabilità politica di chi governa i processi come in questo caso del Sindaco ed assessore all’urbanistica che pure senza ritegno si ricandiderà per la 4 volta alla guida della città. Serve sin da ora avere chiaro quale sarà il destino della pianificazione del nostro territorio e va riconosciuto a questo specifico settore della vita amministrativa lo spazio strategico che merita sottraendo la delega ad interim, clientele o logiche di basso cabotaggio politico-amministrativo, per puntare, finalmente, al merito, alle competenze, alla qualità delle idee e degli uomini. Il tutto nel principale e fondamentale interesse pubblico per la nostra città”.