Cassano, le opposizioni al Prefetto: “Illegittima la convocazione del Consiglio”
Con una comunicazione del 7 marzo, l’ufficio di presidenza del Consiglio comunale di Cassano Ionio, dallo scorso settembre retto da un vicepresidente a seguito della revoca del presidente deliberata a maggioranza dall’Assise, aveva convocato una seduta dell’assemblea per discutere di un unico punto, ovvero la costituzione dell’associazione di Comuni per la realizzazione del progetto del Parco culturale della Sibaritide e la rettifica allo schema di convocazione.
Ricordando ciò, i gruppi consigliari dell'opposizione hanno inviato una lettera al Prefetto di Cosenza nella quale viene segnalato e lamentato “come il ricorso alla convocazione d’urgenza, previsto come rimedio eccezionale, stia assumendo in realtà carattere di ordinarietà, con palesi, gravi compressioni delle prerogative degli organi consiliari di governo dell’assemblea, in particolare della conferenza dei capigruppo”.
“Ai sensi dell’art. 7 del predetto Regolamento, - spiegano i gruppi nella missiva - il consiglio comunale si riunisce per determinazione del presidente, sentita la conferenza dei capigruppo. Quest’ultima, però, continua ad essere mortificata nel suo ruolo ed esautorata dalle sue funzioni. E la dimostrazione di ciò è proprio nel punto oggetto di discussione. Che è lo stesso già trattato e discusso, sempre come unico punto all’odg e sempre nel corso di specifica seduta consiliare convocata anche essa con procedura d’urgenza, il …. Febbraio scorso”.
“Insomma, delle due l’una” affermano dall’opposizione sostenendo che “o non v’erano motivi d’urgenza giustificanti la convocazione per questa via della seduta del 19 febbraio scorso, o non ve ne sono per quella odierna, stante l’evidente assenza di termini perentori da osservare per l’ente e che solo potrebbero giustificare la necessità di procedere a convocazione urgente dell’assise. In un caso o nell’altro, appare evidente la fondatezza delle ragioni esposte, segno di un modus procedendi arbitrario, che compromette gravemente il normale equilibrio dei rapporti tra maggioranza e minoranza e che fa venir meno il rispetto sostanziale delle regole, con lesione di quel principio di legalità che dovrebbe essere sempre tenuto in massima considerazione, ancor più in un momento in cui il Comune si trova ad essere oggetto di accesso antimafia, dal quale ci si augura che nell’interesse della comunità nulla di rilevante emerga”.
Per questi motivi i Gruppi d’opposizione hanno chiesto al Prefetto del capoluogo di voler valutare “l’adozione di ogni opportuno provvedimento, al fine di ripristinare immediatamente l’agibilità democratica in seno al consiglio comunale e consentire ai gruppi consiliari di minoranza di poter svolgere adeguatamente e pienamente il proprio ruolo di controllo e proposta".