Disoccupazione alle stelle: “Se l’opportunità non bussa costruisci una porta”
La provincia di Crotone registra il più alto tasso di disoccupazione d’Italia con una percentuale del 31,46%. Nel resto della Penisola i livelli occupazionali sembrano intraprendere una timida ripresa, anche nel lontano Mezzogiorno, ma le differenze tra questa parte del Paese e l’altra sua metà, quella del Centro-Nord, rimangono sempre elevate.
I dati impietosi arrivano dal quotidiano economico Il Sole24ore e al di là dell’effetto “notizia”, che di tanto in tanto rimbalza sulle colonne dei giornali, ciò che permane in una città come la nostra è la completa indifferenza, quel silenzio assordante che pare circondare l’ambiente che ci circonda. Quasi la voglia di non parlarne per paura, chissà, di non chiamarsi addosso un’altra iattura.
Ma dove risiedono le cause è storia troppo lontana per riuscirne a trovare il bandolo della matassa. “L’incapacità di costruire opportunità di sviluppo, potenziale occupazione in nuovi e innovativi settori dell’economia, è ed è sempre stato, in effetti, un problema sociale che, soprattutto in questa terra, si è acuito a causa della mancanza di propensione a voler ‘intraprendere’, a volersi mettere alla prova con spirito d’iniziativa e, soprattutto, sacrificio e sudore della fronte”.
A parlare è Giuseppe Mecurio, professionista della nostra terra che da 25 anni opera sul territorio in un’attività commerciale di successo che lo porta tutti i giorni a viaggiare, in lungo e largo, per l’intero Sud Italia.
“Avendo costruito una rete commerciale particolarmente ampia, specializzata nei servizi alla persona - spiega Mercurio - mi trovo quotidianamente a dovermi confrontare con decine di teste pensanti; giovani e meno giovani che, con coraggio, hanno tentato di evadere da quella forma di ‘malefica’ attesa del famigerato ‘posto fisso’, che non arriverà mai!, e invece hanno ‘rischiato’ l’unico capitale a loro disposizione, il tempo e loro stessi, per costruirsi un’opportunità di lavoro, un faro nel buio di un’economia stantia e refrattaria allo spirito d’iniziativa”.
“È proprio lo spirito d’iniziativa che - sottolinea ancora Giuseppe Mercurio - latita in gran parte dei nostri corregionali. Troppi decenni di assistenzialismo, misto ad un evidente clientelismo e nepotismo tradizionalmente forti in tutta Italia, ha quasi offuscato la volontà e la consapevolezza di potercela (e volercela) fare da soli, con le proprie forze; con lo spirito costruttivo che abbatte il disfattismo con la forza dei fatti.”
Secondo Mercurio, che negli anni ha acquisito un notevole know how, soprattutto nel recruiting e nella formazione di risorse umane, “non bisogna cedere proprio alle lusinghe del disfattismo”. “Anche nella nostra terra - spiega - le opportunità non mancano. A condizione che umiltà, desiderio di imparare e migliorare, crescere giorno per giorno, siano alla base di qualsiasi progetto e di qualsiasi dimensione esso sia”.
“Sapersi porre obiettivi a lungo termine e pianificare attentamente i singoli step da compiere nel breve e medio termine; perseverare contro le avversità, non arrendersi al primo colpo. Questi - secondo Mercurio - sono alcuni dei rudimenti: le basi per progettare da sé un’occasione di lavoro”.
“Non c’è bisogno - afferma - di sognare grandi imprese, scoraggiandosi nel ricercare, inutilmente, risorse economiche e finanziare per edificare ‘cattedrali nel deserto’. Saper invece partire dalle piccole dimensioni, anche dal cortile di casa ed impegnarsi e concentrarsi costantemente ed esclusivamente sugli obiettivi da raggiungere periodicamente”.
“Per sintetizzare bene il concetto - conclude Mercurio - permettetemi due saggi ammonimenti di altrettanto sagge persone. Nelson Mandela che disse: Non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi; e, ancora meglio, Milton Berle: Se l’opportunità non bussa, costruisci una porta”. (IP)