Chiude a San Luca ludoteca aperta in un bene confiscato alla ‘ndrangheta

Reggio Calabria Attualità

E' chiusa, a distanza di un anno dall’inaugurazione, la ludoteca Isola Rosa realizzata a San Luca su progetto del Movimento donne di San Luca e della locride grazie ai fondi stanziati da Enel Cuore OnluS all’interno di un bene confiscato alla malavita di San Luca.

«Oggi a distanza di anno – è scritto in una nota del movimento – si traccia un primo bilancio. Positivo per tutto ciò che riguarda l’esperienza dei bambini e delle donne che hanno reso possibile questo 'miracolò. Negativo per il mancato sostegno e l’indifferenza di tutti coloro che non hanno dato a questo progetto, di altissimo spessore sia didattico che sociale, la giusta valenza. Le signore si sono stancate di fare a spese loro le paladine del cambiamento, di cui tutti parlano, ma che forse interessa a pochi. Non è una resa, ma l’inizio di un’attesa. Vediamo quanto passa prima che chi di dovere, a telecamere spente e senza riflettori, decida le sorti di questa storia. Che non deve finire».

«Le signore hanno lavorato a titolo volontario fino ad oggi - afferma la presidente del movimento Rosy Canale – dimostrando con azioni concrete che la cultura del fare non si impara sui libri ma nasce dalla volontà di cambiare quell'immobile stato di cose, di costruire opportunità per i più piccoli e per i più svantaggiati. Le donne del Movimento che hanno intrapreso il cammino del cambiamento non si sono fermate di fronte le difficoltà, di fronte al torbido pettegolezzo della tipica cultura paesana. Sono andate oltre con maturità e convinzione. Ma dove sono le istituzioni? Dove sono i politici che abbiamo votato? Forse latitanti nei bunker del potere».

«Il mio appello – conclude Canale – non ha bandiere nè colore, ma si rivolge a tutti coloro che in rappresentanza di quel lontano Stato Italia, possono dare continuità a questa struttura e a ciò che rappresenta: il riscatto della società civile, l’affermazione della cultura della legalità e della voglia di lavorare che tutte queste donne, da tre anni, stanno portando avanti col cuore e con l’anima».