Faida di San Luca: due sorveglianze speciali e confisca beni per 300 mila euro

Reggio Calabria Cronaca

Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione con provvedimento nr. 9/2010 R.G.M.P. datato 14.12.2011 ha sottoposto Francesco Strangio alias “ciccio boutique”, 77enne di San Luca, attualmente ritenuto a capo della ‘ndrina Strangio alias “Jancu”, alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni, disponendo il sequestro ai fini della confisca di alcuni beni mobili ed immobili di proprietà dello stesso e della consorte per un valore che si attesta intorno ai 300.000 euro. Con lo stesso provvedimento è stata irrogata la Misura di Prevenzione personale della Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni nei confronti di Teresa Vottari 42 anni, moglie del noto latitante Antonio Pelle alias “Vanchelli” o “la mamma”.

Per quanto riguarda Francesco Strangio, la misura di prevenzione personale è stata irrogata in quanto dalle risultanze investigative è emersa una sua partecipazione all’omonima cosca “Jancu”, anche se per tale reato è stato assolto per non aver commesso il fatto. In particolare nel corso del colloquio carcerario del27 febbraio del 2007 tra Giuseppe Pelle all’epoca reggente della cosca “Gambazza” suo suocero Francesco Barbaro, con riferimento alla faida di San Luca all’epoca in atto, il primo rappresenta al secondo l’estraneità della propria famiglia rispetto alla strage di Natale del 2006 al punto di criticare gli autori della mattanza (esponenti della cosca Pelle - Vottari), rei di aver agito senza avvisare Francesco Strangio, riconoscendo allo stesso pertanto un ruolo di leader carismatico e che avrebbe dovuto dirimere i contrasti scoppiati tra le cosche avverse dopo la strage di Natale del 2006. Tale risultanza investigativa, nonostante l’assoluzione dello stesso, per il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di prevenzione rappresenta comunque un elemento probante del suo ruolo di partecipazione alla cosca, motivo valido per sottoporlo alla misura di prevenzione personale irrogatagli.

Per quanto riguarda la misura patrimoniale, riguarda i seguenti beni:

  • Complesso immobiliare su tre piani, a San Luca, per un totale di 270 mq circa per un valore approssimativo di 270.000 euro, intestato alla moglie Maria Mammoliti;
  • Polizza assicurativa stipulata da Strangio di un valore di 1.704 euro;
  • Autovettura Nissan Navara valutata circa 15.000 euro;
  • Autovettura Volswagen Golf valutata circa 15.000 euro;
  • Garage a Sant’Ilario dello Jonio di 25 mq

Tutti comunque nella disponibilità di Francesco Strangio titolare di redditi che non possono giustificare il possesso degli stessi (anche se formalmente intestati alla moglie, anch’essa priva di risorse sufficienti per poterli acquistare).

Per quello che concerne Teresa Vottari, la misura applicata scaturisce dal fatto che la stessa, come evidenziato dalle risultanze investigative emerse durante la faida di San Luca, ha curato il trasporto in auto di suoi stretti familiari, esponenti di vertice della cosca Pelle – Vottari al tempo in stato di irreperibilità, ovvero del fratello Sebastiano Vottari, del marito Antonio Pelle 50 anni alias “Vanchelli” e del cognato Domenico Pelle 62enne alias “micu i mata”. Tali circostanze, come si evince dal provvedimento stesso, sono alla base della misura a cui la stessa è stata sottoposta, avendo la stessa fornito assistenza agli associati.