Lamezia, Gianturco: “Basta roghi tossici, Mascaro smantelli Scordovillo”
– “Proseguono incessanti i roghi tossici nel campo rom di Scordovillo. Tutto ciò non è più tollerabile poiché mette a serio rischio la salute dei cittadini. Il sindaco Mascaro la smetta di prendere in giro la cittadinanza e si attivi per una risoluzione definitiva di questo annoso problema”. Sono queste le dure dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione Mimmo Gianturco.
“Il problema legato ai fumi tossici provenienti dal campo rom – spiega il leader di CasaPound Calabria - persiste ormai da decenni e le varie amministrazioni che si sono susseguite non sono state in grado di risolverlo. Stamani si è verificato l’ennesimo episodio che ha causato il diffondersi di fumi tossici in gran parte dell’area di Lamezia Est colpendo, in particolar modo, il vicinissimo nosocomio lametino e da molti istituti scolastici. Siamo di fronte ad una realtà drammatica, dove sicurezza e decoro sono andati a farsi friggere a fronte delle false promesse del sindaco Mascaro, palesemente incapace di risolvere un problema così grave che mette a serio repentaglio la salute di tutti i cittadini costretti ad respirare veleno”.
“Il modo in cui il sindaco sta gestendo questa problematica – incalza Gianturco - è la dimostrazione tangibile di come abbia preso in giro i cittadini e tutti i suoi elettori. Infatti, proprio nelle sue linee programmatiche per la città di Lamezia è possibile leggere che “Tra gli obiettivi di imminente soluzione, questa amministrazione si è posta proprio quella dei Rom. In tale direzione, pertanto, contiamo che entro e non oltre 12 mesi dalla data di approvazione delle seguenti linee programmatiche, il Campo Rom di C.da Scordovillo sarà integralmente smantellato e successivamente demolito provvedendo a collocare le relative unità abitative”. Vorrei ricordare al sindaco che son quasi due anni dalla sua promessa di smantellare il campo rom, ma di fatto non è stato preso alcun provvedimento in tal senso”.
“L’immobilismo della giunta Mascaro – conclude Gianturco - dinnanzi a questa problematica è vergognoso. Perché non s'interviene risolutivamente una volta per tutte? Come mai il campo nomadi non viene ancora posto sotto sequestro? Cosa c'è dietro questa sorta di ipocrita buonismo che di fatto consente l’avvelenamento dei residenti, compresi i rom che praticano Scordovillo? A chi giova questo atteggiamento di indifferenza?”.