I Verdi Ecologisti Calabria sulla Giornata Mondiale dell’Acqua “Waste Water”

Calabria Attualità

Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Ricorrenza istituita nel 1992 dall’ONU (Organizzazione delle Nozioni Unite), con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere azioni per la tutela delle risorse idriche del Pianeta. Ogni anno l’Appuntamento si focalizza su una tematica particolare, per l’Edizione 2017il tema proposto dal l’ONU è la “WASTE WATER”, che nel senso più ampio il termine si riferisce a tutte le acque inquinanti che raggiungono le acque superficiali.

Ancora oggi, purtroppo, buona parte delle acque reflue (cariche di inquinanti) delle nostre abitazioni, delle città, delle industrie e delle colture ri-fluisce nel sistema naturale senza nessun trattamento e senza che la stessa sia riutilizzata, inquinando l’Ambiente..L’obiettivo prefissato dall’ONU è duplice, da un lato c’è la necessità di ridurre la quantità e lo spreco delle acque reflue, dall’altro è fondamentale investire di più sul riciclo e riutilizzo sicuro dell’acqua.

“Manca nella nostra Regione, ma più in generale in Italia, - sostiene Aurelio Morrone, Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti Calabria- una vera e propria cultura del riutilizzo dell’acqua. Anzi, possiamo dire che manca una cultura del rispetto delle risorse idriche in generale,nonostante le norme vigenti che sono alquanto restrittive e che quotidianamente vengono evase e, in molti casi, raggirate con artefici; in parte vanificato il progresso delle tecnologie avanzate che consentono il riuso. In questo quadro la popolazione Italiana quando si è trattato di scegliere attraverso il referendum del 2011, relativo ad un uso non privatistico della risorsa, si è espresso in massa per l’abrogazione delle norme vigenti; ma l’esito straordinario è stato disatteso dal potere esecutivo e legislativo nazionale, e oggi a distanza di anni non si intravede un percorso aderente al risultato referendario. Purtroppo il profitto principale, scopo delle aziende di gestione di ogni servizio, è il primario obiettivo e il resto rimane in secondo piano.Ma l’acqua non è un bene di consumo qualsiasi del quale si può far a meno, al contrario è un bene fondamentale di vitale importanza e perciò va garantito a tutti indistintamente dalle condizioni sociali e dal luogo dove si trova.”

“Nella nostra Calabria,- ammette ancora Aurelio Morrone - dopo tanti anni di investimenti, non sempre andati a buon fine, si registra una generale problematica regionale sul piano della risorsa acqua a scopo “potabile”: risorsa che è ancora un miraggio in alcune nostre città e in molti luoghi, anche ricchi di sorgenti, che spesso rimangono a secco. Sull’effettivo utilizzo della stessa per i fabbisogni biologici- precisa l’esponente dei Verdi Ecologisti Calabria, va considerata che la qualità dell’acqua erogata in molti casi è inutilizzabile, anche a causa del massiccio utilizzo che si fa del cloro come sostanza disinfettante. In molte aree è già in uso un diverso metodo meno dannoso della clorazione. Stessa cosa è avvenuta e avviene nel caso delle acque reflue, enormi investimenti e risultati insufficienti se non addirittura dannosi. Ormai è diventato un rito che si rinnova annualmente che le acque marine risultano cariche di acque reflue non depurate provenienti sia da insediamenti privati ma anche pubblici. Per quest’ultimo aspetto il riutilizzo delle acque rappresenta l’unico modo per eliminare a monte il problema dell’inquinamento dei fiumi , dei mari e anche delle falde. Bisogna sviluppare una cultura del riutilizzo, promuovendo e incentivando, anche finanziariamente, solo gli impianti che alla fine del ciclo di depurazione riutilizzano l’acqua. E abbandonando e disincentivando, invece, anche attraverso una norma regionale più restrittiva, gli impianti che scaricano nei corpi idrici superficiali.”

“Ultimo capitolo - dichiara,infine, il Co-Portavoce dei Verdi Ecologisti Calabria - riguarda la società di gestione, su questo piano siamo convinti sostenitori della gestione pubblica della risorsa: gestione che dovrà essere trasparente, partecipata e di facile controllo da parte degli utenti.”