L’attività fisica sia prescritta dal medico, proposta per una legge regionale
Il medico di base consiglia, spesso e volentieri, ai propri pazienti di svolgere una regolare attività fisica per contrastare la sedentarietà, nemica della salute. Consigli che, in molti casi, non vengono, presi sul serio. Ma se il suggerimento fosse inserito in una ricetta medica?
Se ne parlerà domani, sabato 25 marzo, alle 16.30, a Rende, durante il convegno “Attività fisica come farmaco in ricetta medica contro le malattie, proposta di legge alla Regione Calabria” promosso dall’Arcifisa, dal Circolo Acli di Rende “Raffaele Amerise” e dal Circolo Acli Cosenza “Deus caritas est”.
In alcune regioni italiane l’esercizio fisico sta entrando nella ricetta medica al pari di terapie, pillole e cicli antibiotici come rimedio alle malattie croniche, quali obesità, diabete, malattie neurologiche, ma anche come indicazione per promuovere uno stile di vita sano.
In Piemonte una recente proposta di legge regionale si muove in questa direzione, mentre in Veneto ed in Emilia Romagna sono già una realtà le palestre della salute in cui sono partiti progetti sperimentali a scopi preventivi e terapeutici.
L’Arcifisa e i due Circoli ACLI vogliono, pertanto, lanciare una proposta di legge alla Regione Calabria affinché anche sul nostro territorio l’attività fisica possa essere prescritta dai medici al posto di una eccessiva quantità di farmaci spesso usati impropriamente.
Dopo i saluti dei referenti delle tre associazioni, Adele Iannuzzi, Caterina De Rose e Mariangela Caserta, interverranno Antonio Tiberi, portavoce Forum Terzo Settore Cosenza, Giovanni Misasi, delegato provinciale dell’Ordine nazionale biologi, Domenico Sireno dell’Associazione medici sportivi, Francesca Stancati del CONI Cosenza e Rosalba Borrelli, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Rende-Commenda”. Le conclusioni saranno affidate a Giuseppe Giudiceandrea, segretario della Commissione sanità, attività sociali, culturale e formative della Regione Calabria.