Carceri: anche Giuseppe Candido in digiuno per il Garante dei detenuti
Annuncia di sottoporsi a un giorno alla settimana di sciopero della fame e della sete Giuseppe Candido, insegnante e segretario dell'associazione Non Mollare oltre che militante storico calabrese del Partito Radicale Nonviolento di Marco Pannella, che aderisce così alla protesta simile già messa in atto da Rocco Ruffa con l’obiettivo di chiedere al Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, di discutere e approvare la proposta di legge per il Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà.
“È dal 2014 che lo stiamo ripetendo in tutti i modi: alla Calabria – spiega lo stesso Candido - serve subito istituire la figura del Garante dei detenuti. Chi è detenuto, perché condannato o perché in attesa di giudizio, viene già privato di un diritto fondamentale qual è la libertà. Per questo è fondamentale, per la nostra Costituzione e per tutte le convenzioni internazionali che il nostro paese ha ratificato, non sospendere pure gli altri diritti umani come sono il diritto alla salute, il diritto costituzionale ad attività volte alla rieducazione e al reinserimento sociale, e anche il diritto alla affettività che è fondamentale proprio per la finalità rieducativa e del reinserire sociale”.
Durante le visite effettuate in tutte le dodici carceri calabresi la delegazione del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito ha riscontrato carenze di educatori, agenti, di attività lavorativa oltre che carenze strutturali e legate al sovraffollamento di alcuni istituti.
Il rappresentante del Prntt ritiene dunque urgente che il Consiglio regionale discuta subito, “senza ulteriori indugi, il progetto di legge n 34/10^ presentato il 13 maggio del 2015 dall'allora Consigliere regionale Nicola Irto ed arenatosi in commissione di merito per mancanza di una scheda tecnico finanziaria, farò dalla mezzanotte di oggi, 24 marzo 2017, un giorno alla settimana di digiuno, di sciopero delle sete e contemporanea riduzione dell'insulina, in staffetta con il compagno Rocco Ruffa che, da oltre un mese, sta conducendo per le stese ragioni, 4 giorni alla settimana di digiuno, di cui un giorno aggravato con lo sciopero della sete. Confidiamo di trovare all'interno della nostra Regione che lo scorso 26 novembre ha aderito alla Marcia per l'amnistia intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco, un'adeguata sensibilità al tema dei diritti umani”.
La legge che Ruffa e Candido sollecitano di approvare è volta ad istituire in Calabria, il garante regionale dei detenuti presentata nel 2015 dallo stesso presidente del Consiglio Regionale quando era semplice consigliere e che, come sostengono i due Radicali, è "una legge praticamente a costo zero se non quelli di funzionamento ma che consentirebbe di tutelare diritti umani inviolabili anche per chi è stato privato della libertà”.