Chiede il garante dei detenuti, Ruffa al 20mo giorno di sciopero della fame
Continua con quattro giorni di digiuno alla settimana, di cui uno anche di sciopero della sete, la battaglia di Rocco Ruffa, militante del Partito Radicale Nonviolento, che chiede che venga almeno discussa dal Consiglio Regionale una legge per l’istituzione del garante regionale dei detenuti.
"Per l'approvazione o quantomeno per la sua discussione – afferma lo stesso Ruffa - continuerò a digiunare, alimentando con la mia fame e la mia sete, che è fame e sete di giustizia e di rispetto dei diritti umani, il dialogo con il presidente Nicola Irto".
Il militante specifica che dal 10 Febbraio scorso ha intrapreso la protesta che, anche se non continuativamente, lo vede oggi al 20° giorno di sciopero della fame e al 3° di sciopero della sete.
“… Non molliamo - dice - affinché la proposta di legge numero 34/10^ del 2015 per istituire la figura del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale venga quantomeno discussa. La Calabria - aggiunge Ruffa- è una delle poche regioni che non ha ancora provveduto all'istituzione di questo organo di garanzia, indipendente e che, dal 2015 ad oggi, l'urgenza, quella urgenza alla quale facevano riferimento gli stessi proponenti, non è affatto cessata ma, anzi, si è aggravata: carenza di educatori, carenza di lavoro e di attività trattamentali, croniche carenze di agenti, e il sovraffollamento continuano ad esserci e ad aggravarsi".