Istituire il garante dei detenuti, Ruffa (radicali) continua lo sciopero della fame
Rocco Ruffa, ingegnere militante del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, dopo aver sostenuto la battaglia di Rita Bernardini, continua il satyagraha per ottenere l’istituzione del Garante Regionale dei detenuti.
"Come ormai da molte settimane – ha ribadito lo stesso Ruffa - proseguo la mia battaglia con altri 4 giorni di sciopero della fame che si concluderanno domenica 12 Marzo. Ho iniziato sostenendo la battaglia di Rita Bernardini in "digiuno di dialogo" dal 5 febbraio scorso, ho intrapreso questa battaglia perché ne condivido pienamente le motivazioni: Stralcio della riforma dell'Ordinamento Penitenziario dalla complessiva riforma del processo penale in corso al Senato della Repubblica e urgente emanazione di un provvedimento di amnistia e indulto (art. 79 della Costituzione) per far rientrare lo Stato Italiano nella sua stessa legalità che viola apertamente non rispettando gli artt. 3 e 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (sui trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti e sulla irragionevole durate dei processi)”
“Proprio oggi – prosegue il militante - l'On. Bernardini ha ricevuto prova di apertura al dialogo da parte delle istituzioni; questo pomeriggio, infatti, assieme ad una delegazione del Partito Radicale, è stata ricevuta dal Ministro Andrea Orlando che ha espresso parole di elogio nei confronti della battaglia portata avanti dall'ex-parlamentare radicale".
Ruffo, dunque, saluta “con favore l'iniziativa del Ministro che ha voluto ricevere Rita Bernardini interrompo lo sciopero della sete che inizialmente avevo previsto. Ma - conclude - il ritardo con cui le istituzioni calabresi si occupano del Disegno di Legge a prima firma del Presidente Nicola Irto per l'istituzione della figura del garante -che la legge prevede in ogni regione- è inaccettabile".