Settimana Antirazzista, Pasqua: “Rende si candida a modello d’accoglienza”
"Rende città dell'accoglienza: con ‘Running for equality’ l'oltre Campagnano si candida ad essere modello di costruzione di legami sociali basati sulla fratellanza e la libertà". Così l'assessora alle pari opportunità Marina Pasqua che traccia un bilancio positivo per la prima delle tre giornate che il Comune ha organizzato in occasione della settimana antirazzista indetta in Italia dall'Unar.
Al dibattito tenutosi venerdì pomeriggio al museo del Presente hanno partecipato tra gli attori principali dei processi di accoglienza in Calabria di profughi e migranti.
Ne è emerso un quadro che dista dalla realtà che i media quotidianamente propongono: Giovanni Manoccio, Mariafrancesca D'Agostino, Pietro Fantozzi e Paolo Fabiano sono stati concordi nel sottolineare come i dati reali degli sbarchi in Italia siano inferiori alla media: basti pensare che su 65 milioni di sfollati solo il 2% approda sui nostri lidi.
"Non è esatto parlare di emergenza, ma gli strumenti adottati per farci fronte sono sempre stati indicato come misure straordinarie. La geopolitica della paura, purtroppo, produce conseguenze: le forze xenofobe sono in continua crescita ed i muri costruiti diventano insormontabili.", ha affermato l'ex sindaco di Acquaformosa sottolineando come proprio il comune in provincia di Cosenza sia diventato modello di sviluppo grazie ad una idea d'accoglienza che ha sempre prediletto l'autonomia dei migranti.
Anche Maria Grazia Mallone, tra i progettisti del Por 2014/2020, ha dichiarato che le misure adottate vanno in direzione di uno sviluppo territoriale all'insegna dell'innovazione e dell'inclusione attiva.
Ibrahima Diop si è invece soffermato su stereotipi e cliché razzisti divenuti negli anni pratiche diffuse: "il giorno in cui si insegnerà la storia dell'Africa e dell'Asia nelle scuole le nostre mento cominceranno a progredire. Se vogliamo combattere il razzismo dobbiamo andare oltre gli ostacoli che si nascondono dietro parole come vu cumprà o negro." ha affermato il ricercatore.
"Il sistema dei Cas è un sistema che ha fallito. Delegare ai privati porta a modalità che invece di costruire esperienze d'integrazione costruisce esperienze di segregazione." Così Pietro Fantozzi che ha proseguito dicendo: "le opportunità economiche e di sviluppo territoriale si fermano. Con i Cas non c'è processo ridistributivo delle risorse.".
Anche Paolo Fabiano ha posto l'accento su come l'uso degli alberghi sia diventato ordinario e non più straordinario. Il direttore di Migrantes ha detto che "l'immigrazione è una ricchezza: bisogna proteggere i migranti e farla finita con la retorica dell'accogliamoli a casa loro.".
Ahmed Berrau ha concluso il dibattito portando la propria esperienza di profugo in terra calabra: "Sono arrivato a Cosenza nel 1995 e la CGIL è stato il primo luogo che ci ha accolto". Oggi Ahmed oltre ad essere mediatore culturale e, nonostante le difficoltà incontrate dalla sua comunità in terra bruzia, traccia un bilancio positivo attraverso un cammino nel volontariato e nell'autogestione.
Dopo la consegna da parte della comunità senegalese all'assessore Pasqua del simbolo della città di Rende intagliato nel legno dalle maestranze di ASeCo e di uno jiembe, la serata è proseguita con i laboratori per i più piccoli, dalla costruzione dello jiembe da parte dell'associazione senegalese e dalla degustazione, poi, della cucina araba e senegalese. La prima giornata di Running for equality si è conclusa con canto e balli dall'Africa.