Indennità pagate a falsi lavoratori, ex funzionario pubblico truffava l’Inps
La fantasia dei truffatori sembra non avere limiti; e se poi a questa ci si aggiunge anche la conoscenza della macchina burocratica da parte di un dipendente della stessa ecco che il gioco è fatto. E, ancora una volta, a farne le spese è un ente pubblico e, di conseguenza, il denaro dei contribuenti.
Personaggio chiave di questa ennesima truffa è un ex funzionario pubblico che è riuscito abilmente ad ottenere l’attribuzione di codici fiscali falsi; con quest’ultimi sono state poi presentate delle domande per farsi liquidare dall’Inps le indennità di malattia, di disoccupazione e di maternità, previste dalla legge per i lavoratori e di cui l’impiegato seguiva personalmente tutto l’iter per le loro assegnazioni.
Un raggiro che non è sfuggito agli investigatori delle fiamme gialle cosentine che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno analizzato attentamente, uno per uno, tutti i falsi documenti che erano stati presentati all’Istituto di previdenza sociale per il riconoscimento e l’erogazione delle indennità da parte di presunti lavoratori che, in realtà, si è appurato con certezza fossero tutti anagraficamente inesistenti.
La Guardia di Finanza è così riuscita a smascherare l’ex funzionario pubblico denunciandolo per truffa ai danni dello Stato, falso materiale commesso da un pubblico ufficiale in atti amministrativi e falso ideologico in atto pubblico; rischia ora una pena massima fino a 10 anni di carcere.
È stato bloccato, inoltre, il pagamento delle indennità ottenute illegalmente e avviato anche il recupero delle somme già erogate, poco meno di 50 mila euro.