Spezzano della Sila, Impegno Comune: aliquote, “un grande bluff”

Cosenza Politica

"L’amministrazione Monaco (Spezzano della Sila, ndr) si conferma un grande bluff. A quasi un anno di distanza dalle elezioni, nonostante gli impegni sbandierati durante la campagna elettorale ed assunti in prima persona dal Sindaco, anche formalmente con la sottoscrizione del famoso “Patto Silano”, si registra la totale mancanza di volontà, della maggioranza del nostro Comune, nel venire incontro alle pressanti richieste di riduzione delle tasse provenienti dai nostri concittadini".

A sostenerlo in una nota è l'Associazione Comitato Civico Impegno Comune che a sostegno della sua tesi porta come esempio quanto sarebbe accaduto nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale nel quale, durante la discussione sulle aliquote Irpef, Imu, Tari e Tasi (le ultime tre costituenti la tassa Iuc), il gruppo consiliare “Impegno Comune” si è visto respingere, con il voto contrario di tutta la maggioranza, gli emendamenti relativi alla riduzione delle aliquote, proposti “formalmente con accuratezza e dovizia di particolari”, affermano, anche con riferimento “alla fattibilità delle coperture di bilancio, dal nostro rappresentante e consigliere comunale Pietro Spizzirri”.

A questo proposito, sbottano dall’Associazione, “la maggioranza ha preferito confermare in toto le aliquote tariffarie dell’anno precedente, nonostante sia palese la circostanza che le stesse siano tra le più alte d’Italia. Basti pensare all’Irpef, la cui aliquota, confermata al 7 per mille, sfiora il tetto massimo dell’8 per mille previsto dalla legge. L’Imu che per le abitazioni principali nelle categorie catastali non esenti è stata confermata al 4,5 per mille, anch’essa prossima alla soglia massima di legge del 6 per mille, mentre per quanto concerne gli altri immobili e le aree fabbricabili è pari all’8,80 per mille e pertanto vicina al massimo applicabile del 10,6 per mille”.

“Per la TASI – proseguono - è stata confermata l’aliquota dell’1,8 per mille per tutte le tipologie di fabbricati, incluse le abitazioni principali delle categorie catastali non esenti, nonostante tale aliquota deliberata risulti superiore alla soglia massima applicabile prevista dalla legge e richiamata dalla deliberazione approvata, in base alla quale la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU non deve essere superiore, per ciascuna tipologia di immobile, all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, corrispondente alla soglia del 6 per mille”.

Secondo Impegno Comune, poi, anche per la TARI (tassa sui rifiuti) sarebbero state confermate le stesse tariffe del 2016. “Ciò – affermano - è sicuramente addebitabile alla cattiva programmazione del funzionamento del ciclo dei rifiuti e della raccolta differenziata. Sul punto occorre rilevare che era stato da parte nostra proposta l’estensione delle agevolazioni di riduzione del 30% (già previste) per le abitazioni occupate da soggetti che risiedono per più di 6 mesi all’anno all’estero e per i fabbricati rurali ad uso abitativo, per le altre fattispecie contemplate dalla legge, attraverso la modifica della percentuale di riduzione dal 30% al 20% e l’applicazione della nuova percentuale di riduzione anche per le abitazioni con un unico occupante e per i locali diversi dalle abitazioni ed aree scoperte adibite ad uso stagionale o ad un uso non continuativo ma ricorrente. Proposta che a ben vedere aveva come scopo precipuo quello di garantire maggiore equità sociale, con uno sguardo particolare alle persone sole e disagiate ed agli operatori economici che, in un momento di particolare crisi come questo, versano in uno stato di estrema difficoltà”.

A tutto ciò si aggiunge, infine, un fatto che dal comitato civico definiscono “spiacevole” e “di assoluta gravità”. “Durante la discussione sul bilancio di previsione – spiegano - abbiamo rilevato che il documento del bilancio sottoposto all’approvazione del consiglio comunale era diverso da quello messo a disposizione dei consiglieri di minoranza nei 5 giorni antecedenti allo svolgimento del consiglio stesso. Per tale motivo, unitamente all’altro gruppo consiliare di minoranza “Unità Democratica”, dopo aver rappresentato tale grave violazione e diffidato i colleghi consiglieri di maggioranza dal compiere atti illegittimi, abbiamo abbandonato la seduta durante la votazione sul punto. Nei prossimi giorni saranno valutate le azioni da intraprendere al riguardo, onde conseguire il rispetto delle regole democratiche".