Ona affronta con le scuole il pericolo dell’esposizione ai campi elettromagnetici
Continua il percorso formativo dell’ONA Cosenza (Osservatorio Nazionale Amianto) con le scuole nell’ambito del progetto “Conoscenza e tutela della salute ambientale”. Questa volta è toccato agli studenti dell’IPSIA-ITI di Montalto Uffugo che hanno partecipato con interesse al convegno di giovedì 30 marzo sulla tutela dai rischi di esposizione agli inquinanti territoriali emergenti: radon, radiazioni elettromagnetiche ed amianto.
A moderare i lavori proprio una studentessa, Bruno Martina della classe V N indirizzo Biotecnologie Ambientali che, facendosi portavoce di tutta la scolaresca, ha spiegato come queste forme di collaborazione con l’ONA, finalizzate all’educazione ambientale, siano accolte con entusiasmo in quanto affrontano tematiche dei territori in cui vivono gli studenti nonché per essere attinenti al loro profilo professionale. Ha relazionato per primo l’ing. Salvatore Fabbricatore, membro dell’ONA e docente della scuola ,il quale ha brillantemente illustrato le fonti d’inquinamento elettromagnetico, i rischi connessi con l’esposizione ed riferimenti normativi. A seguire l’ing. Giuseppe Infusini, Presidente della sezione calabrese dell’ONA, il quale dopo aver discusso delle azioni dei cancerogeni chimici e fisici sull’uomo, ha trattato i rischi connessi con l’esposizione all’amianto ed al radon, entrambi in grado di causare il cancro al polmone.
“Anche il rischio radon, gas radioattivo che proviene principalmente dal suolo, non va sottovalutato – ha affermato Infusini - in quanto una prima stima effettuata dall’Istituto Superiore della Sanità nel 2010 ha accertato circa 3200 casi all’anno di tumori polmonari rappresentando, così, la seconda causa di morte per tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta. L’azione congiunta di questi agenti cancerogeni che infestano l’ambiente in cui viviamo causano il deperimento delle difese immunitarie agevolando l’insorgere di malattie tumorali secondo un trend sempre in ascesa ”.
Dopo il dibattito nel corso del quale sono intervenuti gli studenti, Infusini, nel concludere i lavori, ha posto l’accento sull’annosa problematica dell’elettrodotto ad alta tensione da 380 kV Laino-Feroleto-Rizziconi che attraversa le frazioni di Pianette e di Lucchetta del territorio di Montalto Uffugo, del il quale i cittadini chiedono l’interramento dei cavi per un breve tratto. Illustrando il tracciato dell’elettrodotto riportato su una foto aerea dei luoghi, Infusini ha precisato che “Il caso è approdato presso la competente commissione del Parlamento Europeo a seguito dell’azione del comitato di cittadini “Insieme per la salute”, stante il perdurare dell’immobilismo delle Istituzioni che non hanno mai dato risposte concrete agli abitanti della zona sui quali incombe il pericolo concreto di contrarre malattie tumorali correlabili all’esposizione dei campi elettromagnetici generati dai cavi ad altissima tensione dell’elettrodotto”.