“Costa pulita”. in 47 a processo, uno prosciolto e 31 col rito abbreviato
Sono stati rinviati a giudizio 47 degli indagati dell’inchiesta “Costa pulita”, l’indagine che coinvolge i clan Accorinti di Briatico, Mancuso di Limbadi e Il Grande di Parghelia. Questa la decisione del giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Pietro Carè che decretato anche un proscioglimento, quello di Giacomo Franzoni.
Tra di loro anche l'attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia e sindaco di Briatico, Andrea Niglia, che è stato accusato di corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose. Sotto processo sono finiti anche l'ex sindaco di Briatico, Francesco Prestia, l'ex consigliere comunale di Vibo Valentia, Giancarlo Giannini, l'ex consigliere comunale di Briatico, Sergio Bagnato, l'avvocato Domenico Marzano, l'imprenditore Michele Fusca di Vibo.
I reati contestati sono di associazione mafiosa, concorso esterno in 416 bis, intestazione fittizia di beni, estorsioni, armi e concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo inizierà il prossimo 22 maggio, davanti al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.
Trentuno gli imputati, invece, che hanno optato per il rito abbreviato e che, in caso di un’eventuale condanna, potrebbero contare sullo sconto di pena di un terzo. Restano stralciate invece di le posizioni di altri tre (Claudia Barbuto, Domenico Simonelli e Antonio Merenda) per difetti di notifica nella richiesta di rinvio a giudizio, e cui posizioni saranno definite successivamente.