Criticità sanitarie nel cassanese, Comitato Salute chiede incontro a Scura
Il Coordinatore del Comitato spontaneo in difesa al diritto alla salute del Comune di Cassano All’Ionio, Francesco Garofalo, ha inoltrato un’altra richiesta d’incontro al Commissario per la Sanità in Calabria, Massimo Scura, per rappresentare le criticità del sistema sanitario nel territorio della città delle terme.
“In questa nostra bella ma amara terra – ha affermato Garofalo - diventa tutto una corsa ad ostacolo. Prendiamo atto, che evidentemente, a oggi, siamo stati ritenuti figli di un dio minore”.
“Sollecitati e confermati anche dalle parole di Papa Francesco – ha proseguito - che, in un recente incontro con la Commissione Carità e Salute della Conferenza Episcopale Italiana, ha affermato: ‘se c’è un settore in cui la cultura dello scarto fa vedere con evidenza le sue dolorose conseguenze è proprio quello sanitario. La crescente povertà sanitaria tra le fasce più povere della popolazione, dovuta proprio alla difficoltà di accesso alle cure, non lasci nessuno indifferente e si moltiplichino gli sforzi di tutti perché i diritti dei più deboli siano tutelati’, non demordiamo nella nostra civile, composta e democratica battaglia, per far sì che quanto fin qui avviato non rappresenti un mero momento dettato da entusiasmi iniziali e spinti da voglia di becero protagonismo, auspicando che il rappresentante del Governo dia ascolto alle legittime istanze che provengono da uno dei territori più importanti della Calabria”.
“I territori di questa terra, stanchi delle solite e infinite promesse – ha aggiunto Garofalo - non possono più attendere. Il tempo è scaduto. Lo impone l’urgenza e, soprattutto, la salute dei cittadini. Assistiamo solo ed esclusivamente a continue diatribe tra il vertice politico, la burocrazia regionale e la struttura commissariale per la gestione della sanità calabrese”.
Il Comitato, infine, ritiene che nella sibaritide “si debba far fronte comune tra i vari comitati in una sola voce, affinché – conclude il coordinatore - questo territorio possa vedere rivendicati e garantiti i servizi minimi essenziali nella sanità, sanciti dall’articolo 32 della nostra Costituzione”.