Grande successo della Provincia di Cosenza alla Borsa Mediterranea del Turismo di Paestum
Oltre 1200 visitatori registrati allo stand, contatti e percorsi avviati con studiosi di fama mondiale, centinaia di pubblicazioni cartacee e multimediali distribuite, sinergie con undici buyer internazionali e numerosi tour operator italiani, sei partecipati workshop, l’incontro con amministratori locali e rappresentanti di Soprintendenze e Istituzioni culturali: sono alcuni dei dati che testimoniano il rinnovato successo della Provincia di Cosenza alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, svoltasi dal 18 al 21 Novembre scorsi. Una partecipazione, con il supporto organizzativo della Dekla Comunicazione, che ha contato il contributo dei Parchi del Pollino e della Sila, di numerosi Comuni, associazioni ed esperti. “Con la nostra seconda partecipazione a Paestum abbiamo gettato le basi per la costruzione di una rete tematica sull’archeologia – sottolinea l’Assessore alla Cultura e alla Valorizzazione dei Beni Culturali Maria Francesca Corigliano-. Abbiamo iniziato questo percorso insieme a studiosi, esperti, amministratori, tecnici del multimediale; ora coinvolgeremo la Soprintendenza in un confronto sui tanti problemi aperti in relazione ai nostri siti. Occuparsi di cultura è una sfida da combattere e vincere per superare l’attuale appiattimento intellettuale”. Ad attirare grande interesse sono stati, anche per questa edizione, gli approfondimenti proposti in vari seminari tematici tenuti presso all’interno dello spazio espositivo e nell’ambito di Archeo Incontri. Nel programma delle proiezioni video, i multimediali, realizzati per la Borsa, “Viaggio Archeologico” sui siti, musei ed aree archeologiche della provincia di Cosenza, “Archeo Touring” che presenta sette percorsi turistici e “Passeggiando con Telesio”, visita video-stereoscopica nel centro storico della città bruzia. Ad aprire il ciclo di incontri tematici, Venerdì 19 Novembre, “Civiltà Bizantine in Calabria” delle quali ha parlato il Sindaco di Rossano, prof. Franco Filareto che ha tra l’altro ricordato come la Calabria sia stata un crocevia fondamentale tra Mediterraneo ed Europa e tra Oriente e Occidente. A seguire, Sabato 20 Novembre, “Archeologia nella Magna Sila. Ricerche nel cuore antico della Calabria”, curato dal professor Domenico Marino della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria, che ha annunciato : ”Stiamo lavorando alla realizzazione di un Museo Archeologico della Sila raccogliendo reperti esposti in altri musei”; ed “Enotri e Micenei sulla costa ionica cosentina”, relatore il prof. Alessandro Vanzetti, docente della ‘Sapienza’ di Roma. “Il rapporto tra Enotri e Micenei ha portato in Calabria allo sviluppo di tecnologie sconosciute in altre zone” ha informato il docente della ‘Sapienza’ di Roma. A chiudere gli spazi scientifici, “Alla scoperta di Themesa” seminario tenuto dai professori Gioacchino La Torre e Fabrizio Mollo dell’Università di Messina. “Temesa è l’unico centro d’Italia citato nell’Odissea” hanno ricordato i due studiosi. Particolarmente partecipata, inoltre la presentazione nella Sala Diana del centro fieristico di “Sibari – Storia mitica e miti storici” del professore Giovanni Sole. “ La storia di Sibari – ha detto fra l’altro il docente dell’Università della Calabria- era un modello per spiegare tutto ciò che i greci non dovevano fare, l'esagerazione della grandezza e magnificenza della polis era funzionale all'esigenza di demonizzarla. Gli storici antichi scrivevano che Sibari era la colonia più fiorente della Magna Grecia, ma le rimproveravano tutti i vizi e i mali del mondo. Elaboravano narrazioni inverosimili in modo da farle coincidere con la storia, attuavano un processo di storicizzazione degli eventi mitici, diventavano essi stessi creatori di leggende. I racconti su Sibari devono divenire oggetto di analisi non solo per stabilire cosa c’è di vero o falso, ma per capire le ragioni e l’ideologia di chi li scriveva.” “Abbiamo deciso di presentare il libro del professore Sole perché in questo periodo c’è bisogno di provocazioni culturali, di scuoterci, di incuriosire i giovani. Siamo convinti che l’archeologia non può rimanere un campo riservato agli addetti ai lavori, ma necessita di convergenze multidisciplinari” ha affermato ancora l’Assessore Corigliano nel corso della presentazione inserita nella Rassegna Archeo Incontri, alla quale ha partecipato il Vicesindaco di Cassano allo Jonio, Domenico Lione. La Borsa di Paestum è stata ancora importante occasione di incontri e contatti con numerosi buyer nazionali e internazionali da parte dell’Assessore al Turismo Pietro Lecce. Un percorso di cooperazione è stato avviato, tra gli altri, con tour operator di Francia, Inghilterra, Russia, Spagna, Germania, Canada, Stati Uniti, Cina e Giappone.