Droga: spaccio e morte di overdose, udienza a Catanzato il 25 gennaio
Inizierà il prossimo 25 gennaio l'udienza preliminare a carico di Franco Simone Bevilacqua, rom catanzarese di 29 anni, indagato per spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto a seguito del decesso di Aldo Cantafio, 41enne catanzarese, ritrovato cadavere giorno 25 maggio su un pianerottolo di uno stabile in via Teano, a Catanzaro, nonche' per Fabio Critelli, 34enne catanzarese, finito in manette assieme a Bevilacqua ed accusato del favoreggiamento di quest'ultimo. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura, tocchera' al presidente dei gip di Catanzaro, Gabriella Reijllo, decidere se mandare i due uomini sotto processo. L'udienza avrebbe dovuto iniziare oggi, ma l'indisponibilita' del magistrato ha reso necessario il rinvio a gennaio. Secondo l'accusa, confortata dal giudice per le indagini preliminari Abigail Mellace che ha disposto la custodia in carcere per Bevilacqua (poi confermata dal Riesame), e la custodia in luogo di cura per Critelli che risulta affetto da problemi di salute, sarebbe stato proprio il primo a vendere a Cantafio, suo "cliente abituale" per stessa ammissione dell'indagato, la dose di eroina che questi ha assunto a casa del pusher, il pomeriggio del 25 maggio, e che lo ha ucciso nel giro di pochissimo. I due indagati, sempre secondo il pubblico ministero ed il gip, di fronte alla crisi di Cantafio per overdose si sarebbero occupati solo di allontanare da se' ogni prova di quanto accaduto, senza neppure tentare di salvare la vittima. Il giudice Mellace scrisse infatti nel suo provvedimento di custodia che la vicenda ha rivelato "con chiarezza la personalità criminale lucida ed efferata del Bevilacqua in particolare che, di fronte al corpo agonizzante del Cantafio, non ha avuto altro pensiero che quello di organizzare e dirigere, con spietata freddezza, le operazioni di occultamento delle prove, non esitando a trascinare una persona morente per le scale, ritardando i soccorsi".