La Pasqua non ferma gli sbarchi: 649 a Reggio, altri 89 intercettati a Melito
Neanche la ricorrenza della Pasqua ferma gli sbarchi sulle coste della nostra regione dove, nella mattinata di oggi, nel porto di Reggio Calabria si è dovuti accogliere 649 immigrati, 581 uomini e 63 donne e diversi minori non accompagnati, quasi tutti di origine subsahariana ma anche asiatica, in particolare pakistani e bangladesi.
Le operazioni di sbarco e di prima accoglienza sono state, come al solito, organizzate e coordinate dalla Prefettura del Capoluogo ed eseguite dalla Forze dell’Ordine, dal personale del Comune, dai volontari della Protezione Civile della Regione e della Città metropolitana, dai Vigili del Fuoco, dalla Capitaneria di Porto, dall’Azienda Ospedaliera e dall’Usmaf, dal Suem 118, dalle Associazioni di volontariato, dalla Croce Rossa Italiana e dal Coordinamento ecclesiale, diretto dalla Diocesi.
Una volta scesi sulla banchina, dopo aver viaggiato a bordo della Vos Prudence, nave gestita da Medici Senza Frontiere, i migranti sono stati sottoposti ai primi screening sanitari e alle procedure di identificazione. Tra di loro anche alcuni feriti con vari traumi e una donna incinta; quelli con patologie cutanee o pediculosi sono stati sottoposti subito alle prime cure nell’unità mobile di “decontaminazione” fornita dalla Regione.
Contemporaneamente all’arrivo nel capoluogo, anche altri 80 immigrati, per lo più di origine siriana, sono stati invece intercettati e soccorsi, dopo essere giunti con un barcone, lungo la costa di Melito Porto Salvo e trasferiti anche loro sul molo di Reggio Calabria.
Nel porto, poi, oltre ai rappresentanti della Prefettura, presenti anche l’Arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, il Sindaco e il Presidente della Corte di Appello in rappresentanza dell’Associazione “Civitas”, che hanno voluto testimoniare la vicinanza delle Istituzioni religiose e laiche del territorio “alle sofferenze di questa moltitudine di persone che giunge sulle nostre coste”, è stato detto.
In base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, 400 migranti saranno trasferiti presso l’hotspot di Taranto e 50 presso il Cara di Crotone; altri 100 andranno in località pugliesi. Presente in porto anche il noto giornalista scrittore Erri De Luca.