Taser camuffati da torce: sequestrati otto apparecchi, denunciati due ambulanti
Vendevano dei cosiddetti “taser” ma camuffati da torce elettriche: si tratta in particolare di “storditori” elettrici capaci di erogare delle scariche elettriche molto pericolose per la salute delle persone. Otto apparecchi sono stati così sequestrati, due, invece, le persone denunciate.
A scoprire la vendita illecita dei taser sono state le Fiamme Gialle di Vibo Valentia durante un servizio sul territorio finalizzato a prevenire i reati in materia di detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi.
I militari hanno effettuato dei controlli in varie località della provincia scoprendo che alcuni ambulanti vendevano diversi storditori elettrici e altri apparecchi simili. Si tratta di strumenti che sono classificati dalla legge come “armi proprie” e per questo motivo, per il loro possesso e la vendita, è prevista una licenza specifica che viene rilasciata dalla Questura. In pratica, possono essere acquistati solo nelle armerie e da persone che abbiano o il porto d'armi o un nulla osta specifico rilasciato dalle autorità di pubblica sicurezza.
La scarica elettrica che producono i taser, agisce direttamente sui muscoli provocando delle forti contrazioni; un “colpo” riesce addirittura ad inabilitare del tutto una persona, anche se per pochi secondi ma, in caso di particolari patologie della vittima, può anche risultare piuttosto pericoloso.
Gli storditori sequestrati, che erano esposti liberamente alla vendita, sembravano delle semplici torce elettriche ma, tramite un interruttore nella parte inferiore, si poteva attivare il “taser”: da un tasto sull’impugnatura dello stesso, poi, si azionava la potente elettrocuzione. I prodotti erano di fabbricazione cinese.
“Con questa modalità di presentazione e vendita al pubblico – spiegano i militari - si inducono clienti inconsapevoli ad acquistare prodotti potenzialmente pericolosi per la salute la cui detenzione ed uso sono espressamente vietati dalla legge perché equiparati a delle vere e proprie armi”.
Al termine dell’operazione, dunque, effettuata in tutta la provincia, le fiamme gialle hanno sequestrato gli otto apparecchi e denunciato all’Autorità Giudiziaria due ambulanti che li vendevano.