La scogliera di Le Castella ripulita dai volontari di Isola Ambiente e Gruppo Sportivo
Sabato scorso, 22 aprile, gli associati dell’Asd Isola Ambiente Apnea e del Gruppo Sportivo della Lega Navale Italiana Sezione di Le Castella, associazioni crotonesi iscritte alla Fipsas e al Coni, si sono ritrovati presso la scogliera dell'area portuale di Le Castella per effettuare la pulizia di quel tratto di costa che è uno dei più frequentati dai diportisti e dai cittadini, e che ricade all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto.
Di buon’ora, e dopo un breve sopralluogo, è iniziato il briefing durante il quale gli organizzatori hanno informato i partecipanti sui metodi da utilizzare per effettuare, in sicurezza, la ricerca e l’eventuale raccolta dei rifiuti. Aiutati dai mezzi che il Comune di Isola, gli associati, tutti pescatori in apnea agonisti, hanno cominciato a ripulire il sito invaso da detriti di varia natura, soprattutto da quantità incredibili di polistirolo che, normalmente, impiega migliaia di anni a smaltirsi in mare; materiale che è estremamente pericoloso per la flora ma soprattutto per la fauna marina che lo scambia per cibo e lo ingerisce con le conseguenze immaginabili.
Pezzi di imbarcazioni di vetroresina, gomme di auto e camion, pezzi di metalli arrugginiti, vetri, plastica e soprattutto tanto ma tanto polistirolo: sono stati questi gli oggetti raccolti in piena zona B dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto.
“La volontà di tutelare il nostro mare – hanno spiegato Santo Antonio Riillo, Presidente della Sezione Le Castella del Gruppo Sportivo della Lni e Davide Scaranuzza, Presidente dell’Asd Isola Ambiente Apnea - non ci ha fatto sentire la fatica e in circa tre ore è stato riempito il camion che ha provveduto a portare i rifiuti raccolti nel sito di smaltimento”.
“Purtroppo – aggiungono - con nostro grande rammarico, abbiamo dovuto lasciare sul posto alcuni pezzi di polistirolo misto a cemento e ferro e alcuni resti di imbarcazioni, in quanto troppo grandi per poter essere asportati a mano. Visto che con una gruetta si sarebbero potuti portare via, il responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Isola di Capo Rizzuto l’arch. Tricoli, presente alla pulizia anche in rappresentanza dell’Ente e del sindaco Gianluca Bruno, ha preso l’impegno di provvedere a trovare uno di questi mezzi per completare l’opera di pulizia del sito”.
È questo il quinto intervento di pulizia che i due gruppi di pescatori in apnea mettono in atto a difesa del mare e dell’ambiente in generale ed in soli quattro anni. “Auspichiamo – proseguono Riillo e Saranuzza - che chi di competenza sia stimolato dai risultati che due associazioni senza grossi mezzi e disponibilità economiche hanno ottenuto, se necessario autotassandosi, pur di raggiungere l’obbiettivo (e scopo sociale) che è, anche, quello di tutelare gli ecosistemi in cui operiamo e dimostrare che i veri amanti dell’ambiente non sono quelli che si autoincensano con cerimonie pompose e sontuose che hanno come unico risultato quello di far spendere migliaia di euro di soldi pubblici senza arrivare a nulla di concreto, ma sono quelli che “si sporcano le mani” … e noi c’è le sporchiamo volentieri per questo scopo”.
Le associazioni hanno poi voluto ringraziare il Comune di Isola di Capo Rizzuto per il supporto dato, l’Area Marina Protetta Capo Rizzuto per le autorizzazioni concesse e la Lega Navale Italiana di Le Castella per il contributo dato fornendo dei materiali come buste, guanti, ecc.
“Un ringraziamento particolare – hanno ribadito i due presidenti - va a quei soci minorenni che, rinunciando a playstation e quant’altro hanno voluto partecipare alla pulizia. È un piacere vedere che anche le nuove generazioni sentono la necessità di operare praticamente per la salvaguardia e la tutela del nostro territorio, sintomo i valori che stiamo propugnando da anni sport e ambiente sta attecchendo”.
Isola Ambiente Apnea ed il Gruppo Sportivo, poi, si augurano a questo proposito che la Regione Calabria, prossimo gestore dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto, riesca a trovare le economie necessarie “per realizzare il progetto che abbiamo portato anni fa all’attenzione dell’Ente Gestore dell’Area … e che prevedeva la bonifica di tutte le maggiori spiagge frequentate dai bagnanti dell’Area Protetta (fino ad una profondità di 4-5 mt), al fine di consentire la fruizione di queste aree in piena sicurezza e con un’ambiente finalmente all’altezza di quello che i frequentatori locali e non del nostro mare si aspettano e meritano”.
Gli organizzatori, infine, lamentano un solo rimpianto e cioè che nessun cittadino ha partecipato a questa operazione di pulizia. “Ma noi non demordiamo – affermano risoluti - e andremo avanti imperterriti a perseguire l’obiettivo di sensibilizzare semplici cittadini e fruitori del mare professionali o amatoriali a rispettarlo come noi lo rispettiamo e a contribuire a tutelarlo nei limiti di quanto ognuno può. Un cruccio: nonostante questo nostro impegno e dimostrazione di amore vero e tangibile verso il mare e le sue creature continuiamo, comunque, ad essere dei reietti, degli esclusi, non potendo svolgere il nostro amato sport nel nostro mare in quanto le regole poste dal Ministero non prevedono nessuna possibilità di poter effettuare la pesca subacquea in apnea all’interno delle aree marine protette mentre quasi tutte le altre forme di prelievo amatoriale, dilettantistico o professionale sono consentite o autorizzabili”.