OpenSchool ErgoSud, così si rivaluta il territorio e le tradizioni di Belmonte
Era il 2013 quando dall'esperienza di ErgoSud, progetto culturale per i giovani al Sud ideato da Consuelo Nava, l'associazione Pensando Meridiano muoveva i suoi primi passi. Da allora tanti i chilometri percorsi, le azioni sui territori con progetti ad alto tasso di innovatività e coesione sociale, sui temi della cultura sostenibile e della disseminazione aperta e partecipata delle idee nei luoghi e con le comunità.
Dopo la prima edizione di ErgoSud, svolta a Reggio Calabria con tre giorni di riflessione sulle politiche territoriali al Sud, e la seconda nel 2015 all'università Mediterranea, sui temi della città metropolitana, si è arrivati oggi alla terza edizione dell'OpenSchool ErgoSud che si svolgerà dal 19 al 21 maggio a Belmonte Calabro, borgo cosentino che dal rischio spopolamento si è trasformato nel primo albergo diffuso della Calabria.
L'iniziativa, organizzata dall'associazione Pensando Meridiano con il patrocinio del Mibact, Segreteriato regionale per la Calabria, del Consiglio Regionale della Calabria, del Comune di Belmonte Calabro e con il partneriato scientifico del centro interuniversitario AbitaLab, è stata presentata venerdì 5 maggio presso la facoltà di Architettura, nell'ambito del workshop SAD «smart mapping and advanced processess» a cura della professoressa Consuelo Nava, docente dell'ateneo reggino e ricercatrice.
Una presentazione svolta all'interno di una giornata di conoscenza aperta, che ha visto i giovani studenti della facoltà di Architettura, impegnati in un'attività innovativa di workshop sulla periferia Sud di Reggio Calabria, protagonisti di un momento di scambio con interlocutori di questa conoscenza aperta.
Gli studenti ed i makers di Pensando Meridiano hanno infatti incontrato Giuseppe Marino, assessore alle politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria, Patrizia De Stefano, presidente dell'Ordine degli Architetti provinciale, Eleonora Scrivo, referente territoriale Action Aid e Angelo Marra, presidente dell'associazione Reboot.
Un momento di confronto ed ascolto che ha permesso agli studenti, che dal mese di febbraio hanno sperimentato un modello di formazione che si fonda sull'imparare dal fare, di avanzare proposte per la rigenerazione di una periferia della città, di proporre una visione innovativa e sostenibile del territorio.
Dopo questo momento di scambio di conoscenze, è stata illustrata la terza edizione di ErgoSud, aperta non solo ai soci di Pensando Meridiano, e che prevede un tempo residenziale nel territorio di Belmonte ed è interamente dedicata allo sviluppo delle aree rurali.
Obiettivo da realizzare mediante la tattica sostenibile ed innovativa del Rural Making che l’associazione conduce sulla strategia delle aree interne della Calabria con azioni volte alla rigenerazione dei paesaggi e dei territori ed alla pro-attività della comunità incontrate. Dopo una prima fase di trasferimento delle competenza all’interno dei Laboratori Officine Sostenibili, a Reggio Calabria, l’azione si sposterà a Belmonte con un progetto di rigenerazione ambientale e di narrazione culturale dell’area del suo Castello.
Al centro delle attività della scuola ci saranno quattro laboratori di innovazione, su tematiche interconnesse, con la finalità di realizzare progetti e prodotti per la promozione e valorizzazione del comune di Belmonte Calabro, la coesione della sua comunità e le possibili azioni di innovazione sul suo territorio.
Il laboratorio di Rural Making, a cura di Giuseppe Mangano, presidente di Pensando Meridiano, con la collaborazione di Dario De Simone ed Anna Cara, avrà l'obiettivo di attivare, tramite il coinvolgimento degli stakeholders del territorio, processi innovativi per progetti e azioni di valorizzazione del capitale naturale e culturale e del turismo nel territorio di Belmonte mediante la redazione di una bozza di strategia come prima proposta di ambito di intervento prioritario con riferimento alla programmazione regionale ed alla SRAI.
Il secondo laboratorio, invece, che riguarderà il Videostorytelling - sistema per raccontare con efficacia un'identità territoriale -, sarà coordinato da Alessia Palermiti, vicepresidente di Pensando Meridiano, con Danilo Emo, Giusy Terranova e Mikhaela Cannizzaro, e sarà orientato alla realizzazione di prodotti multimediali innovativi (progetto fotografico, video-spot, video-doc, audio-doc) per il racconto audio visivo della comunità e del paesaggio.
L'additive manufacturing - meglio conosciuto come stampa 3D - e l'ecodesign per il paesaggio saranno al centro del terzo laboratorio, coordinato da Andrea Procopio con Guglielmo Minervino e Veronica Bruzzaniti, con il coinvolgimento di Nadia Lucisano e Giuseppe Zema. Con l'obiettivo di riattivare le terrazze e gli spazi del belvedere del Castello di Belmonte Calabro verranno messe in atto azioni di making e l’installazione di dispositivi che abilitano la conoscenza dei caratteri del luoghi.
I progetti culturali creativi saranno, infine, il tema dell'ultimo laboratorio, a cura di Domenico Guarna con Valentino Canturi. Installazioni innovative e mapping informativo integrato favoriranno, tramite una piena conoscenza dei punti di attrazione del territorio, una comunicazione efficace per attrarre un turismo esperenziale, ecosostenibile e destagionalizzato.
Una tre giorni intensa quella dell'OpenSchool_ErgoSud che coniuga un obiettivo formativo, per i partecipanti, esperienziale, mediante le azioni che verranno disseminate sul territorio, e di conoscenza, grazie all'incontro tra la comunità di Belmonte Calabro e con tutte le realtà amministrative ed associative dei comuni vicini che saranno invitate a condividere il Laboratorio Territoriale #ruralmakingLab.
È questa l'idea di sviluppo proposta dai giovani makers di Pensando Meridiano, visioni e proposte sull'abitare al Sud, sulla capacità di sapersi raccontare, fuori dalla retorica, per il riscatto dei territori e delle nuove generazioni che hanno deciso di restare e trasferire anche esperienze apprese all'estero e che a Belmonte arriveranno da Calabria e Sicilia.