Sindaco Polistena: “Solidarietà ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria”

Reggio Calabria Attualità

Sosteniamo e condividiamo la protesta dei lavoratori in sciopero permanente delle Ferrovie della Calabria, che hanno giustamente bloccato il servizio a causa della paventata chiusura delle linee taurensi attive nella Piana di Gioia Tauro da lunghissimo tempo. Le ferrovie fino ad oggi hanno rappresentato un utile strumento di servizio per il trasporto pubblico nel territorio, necessario agli utenti delle comunità locali come Polistena, che dunque va mantenuto e potenziato. Nelle ipotesi di sviluppo del Quadro Strategico regionale, del QTR, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che tra qualche settimana sarà approvato in modo definitivo, come pure in tutti i programmi di sviluppo collegati al POR 2007-2013, è incentivata con misure specifiche la mobilità alternativa al trasporto su gomma, in particolare il trasporto su rotaia. Alla luce di questo, risulta vieppiù inspiegabile ed assurdo, che il CdA delle Ferrovie della Calabria, possa decidere dalla sera alla mattina di dismettere la rotaia quando invece l'Unione Europea la considera come strumento di frontiera per un sistema dei trasporti fondato sulla compatibilità ambientale e la sostenibilità. Su questa ipotesi la Regione deve fare chiarezza ed assumere una posizione netta che scongiuri la chiusura delle linee taurensi e punti alla loro valorizzazione, attraverso il completamento dell'anello circolare nella Piana di Gioia Tauro collegato alla Città della Porto, ed al contempo, puntare sul ripristino a fini turistici dei tratti inattivi. In un momento di crisi di sviluppo e di lavoro, valorizzare le linee taurensi potrebbe essere un'opportunità da cogliere, allontanando definitivamente ipotesi nefaste per la già compromessa economia calabrese. Ribadendo la nostra solidarietà ai lavoratori in sciopero, chiediamo alla Regione, al Governo, al CdA delle Ferrovie della Calabria, di assumere un impegno credibile per il rilancio della rotaia, a tutela dei 170 posti di lavoro esistenti, anche al fine di una imminente ripresa del servizio.