Minorenne indotto a prostituirsi, s’aggrava la posizione di due donne che finiscono in carcere
Si aggrava la posizione delle donne cosentine, una 45enne e una 19enne, che sabato scorso erano state coinvolte in una indagine dei carabinieri su un 15enne indigente di Bisignano che sarebbe stato indotto a prostituirsi, accuse che avevano portato anche all’arresto di un 80enne del posto.
Stamani, infatti, i militari le hanno trasferite in carcere con l’accusa di aver organizzato, sfruttato e favoreggiato la prostituzione del minorenne. La Procura di Catanzaro ha richiesto a carico delle donne un aggravamento della misura del divieto di dimora in Calabria a cui erano state sottoposte sabato.
L’attività si inquadra, come dicevamo, nell’indagine condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende e dai loro colleghi della Stazione di Bisignano, che ha fatto luce su una grave vicenda che ha visto coinvolti due minori del posto (rispettivamente di 15 e 13 anni), vittime di ben sei persone.
La vicenda abbraccia un arco temporale che va dall’estate del 2016 fino ai giorni scorsi. L’indagine, culminata nell’esecuzione di cinque misure cautelari in carcere e una ai domiciliari, emesse dal Gip Barbara Saccà, è stata coordinata da Debora Rizza, della Procura di Catanzaro, all’Aggiunto Vincenzo Luberto e con la supervisione del Procuratore Capo Nicola Gratteri.