Sesso con minori in cambio di ricariche e sigarette, in tre finiscono in manette
Un 51enne di Bisignano ed un 28enne cosentino sono finiti in carcere mentre un 36enne, anch’egli cosentino, è stato posto ai domiciliari. Le accuse nei loro confronti sono particolarmente gravi ed odiose: prostituzione minorile e atti sessuali con minorenne.
I carabinieri della Compagnia di Rende e i colleghi di Bisignano, nel settembre dell’anno scorso, avevano avviato delle indagini che hanno portato alla luce quello che gli stessi investigatori non hanno esitato a definire come “uno squallido giro di prostituzione minorile” che vedrebbe coinvolti due giovanissimi fratelli, rispettivamente di 15 e 13 anni. In particolare, il 15enne, oltre a prostituirsi in prima persona, a volte avrebbe indirizzato i suoi “clienti” anche dal fratello.
Nel corso delle indagini sarebbero emerse delle “chiare responsabilità” a carico degli arrestati che, sostengono gli inquirenti, approfittando della situazione di indigenza della famiglia dei due minori, in diverse occasioni avrebbero avuto rapporti sessuali con i ragazzini a fronte del pagamento di piccole somme di denaro o di utilità di scarso valore, come ad esempio delle ricariche telefoniche, pacchetti di sigarette, ed altro.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, nella persona di Debora Rizza e dall’aggiunto Vincenzo Luberto, con la supervisione del Procuratore Capo Nicola Gratteri. L’ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa dal Gip del capoluuogo, Barbara Saccà.