Giro di “squillo” nel cosentino, sequestrati tre appartamenti

Cosenza Cronaca

La Squadra Mobile di Cosenza ha eseguito due distinte ordinanze - emesse dal Gip del Tribunale locale su richiesta della Procura, guidata da Mario Spagnuolo - eseguendo il sequestro di tre appartamenti a Rende a carico di altrettante persone accusate di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione.

I provvedimenti di oggi fanno seguito all’operazione eseguita all’inizio di gennaio - che ha visto indagate sette persone tra le quali anche i tre destinatari del sequestro - e durante gli agenti hanno fatto luce su un giro di prostituzione che avveniva nelle tre case di Rende, una in Via Verdi e le altre due in Via Fermi (LEGGI).

In base agli sviluppo degli accertamenti condotti dalla Mobile, il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che i soggetti convolti non avrebbero cessato l’attività illegale e che sussista invece il concreto pericolo che la disponibilità degli appartamenti possa “aggravare o protrarre le conseguenze del reato”.

Come si ricorderà, durante il blitz del 4 gennaio, si appuro che le case venivano utilizzate da alcune donne che chiedevano di “lavorare” per un determinato periodo in quella precisa località, pagando a testa 50 euro al giorno a che ne gestiva i locali. Le indagini, intanto, non sono ancora chiuse e sono in corso altri accertamenti.