Liceo musicale, docenti: problemi al Sidi, a rischio la pianta organica

Cosenza Attualità

Il Collegio dei docenti del Liceo “Lucrezia della Valle” di Cosenza, riunito nella seduta del 9 maggio scorso ha appreso “con grande stupore e preoccupazione”, ribadiscono gli insegnanti, la notizia dei problemi relativi all’inserimento dei dati nella piattaforma telematica SIDI e dei conseguenti risultati che il sistema restituisce relativamente alla pianta organica del Liceo Musicale.

“Da quanto appreso – viene spiegato dagli stessi docenti - i dati inseriti delineano uno scenario ed una organizzazione didattica in cui le ore di insegnamento di Esecuzione e Interpretazione del primo strumento, nel biennio, vengono dimezzate, e le sotto-specialità (archi, fiati, coro e musica da camera) attualmente previste dalla normativa in ogni classe dove si impartisce l’insegnamento di Laboratorio di musica d’insieme, vengono ridotte di ben tre quarti”.

Augurandosi che si tratti di semplice errore tecnico, il Comitato si dice però stupito del fatto che il MIUR abbia autorizzato una piattaforma telematica “vistosamente – affermano - fuorilegge. Viene oggi chiesto a questo Collegio dei docenti – aggiungono - di immaginare una organizzazione didattica, per il Laboratorio di Musica d’Insieme, difforme da quanto previsto dalla normativa in vigore ed il Collegio, solo per spirito di servizio ed appartenenza ad una Istituzione dove la collaborazione fra dirigenza, docenza ed amministrazione è franca e reciproca, autorizza un prospetto organizzativo del Laboratorio difforme dall’attuale dettato scolastico esclusivamente al fine di consentire l’inserimento dei dati nel sistema telematico, obbligo d’ufficio per il settore di competenza”.

Gli insegnanti allora chiedono agli organi preposti, alla organizzazione scolastica provinciale e regionale (ATP e USR) di attivare in autotutela tutti gli strumenti necessari per evidenziare questa irregolarità e predisporre una soluzione, “senza aspettare che sia la Magistratura ad intervenire”.

Per il Collegio inoltre “non è accettabile che l’organizzazione della vita scolastica sia modellata in base ad un software e che ciò avvenga con il MIUR silente e, ancor peggio, consenziente. La preoccupazione maggiore è che, dopo aver costituito le nuove classi di concorso, aver svolto un concorso ed autorizzato i passaggi di cattedra per i docenti già di ruolo, si voglia stravolgere l’assetto organizzativo del novello Liceo Musicale tagliando con l’accetta le ore di insegnamento (ed i conseguenti posti di lavoro) proprio nelle materie d’indirizzo”.

“La realtà di un Liceo meno efficiente e con un’offerta didattica notevolmente ridimensionata nelle materie di indirizzo - affermano - avrebbe, nel medio termine, ripercussioni su tutti gli altri insegnamenti. Il patto educativo con le famiglie ed il destino lavorativo di migliaia di professori in tutta Italia - concludono i docenti - non può meritare tale approssimazione ed improvvisazione”.