Religiosità ortodossa, a Reggio si “riscopre” il grecanico
“La Calabria ed in generale la Magna Grecia, ha goduto per molti anni della benedizione della Chiesa Madre di Costantinopoli la quale, grazie anche alla comunanza della lingua greca, ha trasmesso i molti tesori della tradizione bizantina, oggi guarda con molta attenzione e simpatia alla conservazione del greco di Calabria come elemento unificante della storia antica con quella moderna”.
Queste le parole scritte da Sua Santità Bartolomeo I Patriarca di Costantinopoli nella prefazione al Codex Barberinianus gr 371 “Il Menologio Italo-Bizantino di Bov” riportato alla luce da Don Rinaldo Iacopino, e con queste stesse parole Carmelo Giuseppe Nucera, presidente di Apodiafazzi ha dato il via ai lavori per l’ultimo appuntamento speciale in programma per quest’anno del corso di grecanico “Mathènnome tin Glossa Grèka tis Kalavria/Impariamo la Lingua Greca di Calabria”, organizzato in collaborazione con Accademia del Tempo Libero.
Ospite dell’Auditorium Zanotti Bianco di Reggio Calabria, Padre Ikonomos Ilias Iaria Efimerios che ha parlato de “La religiosità ortodossa a Reggio e Provincia attraverso monasteri e chiese” tratteggiando la realtà ortodossa a Reggio e nell'Area Metropolitana attraverso i Santi Italo Greci e i Monasteri.
In particolare si è soffermato sul Sacro Monastero Ortodosso dei SS Elia il Giovane e Filareto l'Ortolano di Seminara, La Chiesa Ortodossa San Paolo dei Greci di Reggio Calabria, la Chiesa di Gallicianò, menzionando Il Monastero di San Giovanni Therestis di Bivongi il pensiero collettivo è volato a Patre Kosmas artefice della rinascita di quel Monastero.
Un nuovo appassionante momento, dunque, dedicato alla nostra cultura, alla scoperta di lingua, tradizioni, società di un tempo.
Ha fornito il suo apporto all’incontro anche Maria Gabriella Trapani, docente del Liceo Leonardo da Vinci: “La vita di S. Arsenio, che io propongo in nuova edizione critica, nasce dalla collazione tra il codice Messanensis 30 e il testo degli Acta Sanctorum Septembris III del 1761. Di Arsenio si hanno notizie nel bios di S. Elia lo Speleota di cui lo stesso fu discepolo e si parla di un Arsenio il giovane nel canone di S.Giuseppe l'innografo vissuto a Siracusa e poi costretto a spostarsi a Costantinopoli. Dal 1988 ad oggi non sembra siano state pubblicate nuove edizioni critiche della vita di S. Elia al cui interno si legge la vita di S. Arsenio”.
Dopo la storia, le monete, i codici, quest’ultimo appuntamento ha voluto puntare i riflettori sulla fede, uno degli elementi portanti delle società. L’incontro è stato vivacizzato dai numerosi interventi del pubblico in sala.
Le lezioni di grecanico proseguiranno per tutto il mese di maggio, come da programma, per poi concludersi con la consegna degli attestati di partecipazione ai corsisti.